Credo che tra tutte quelle che ho fatto fino ad ora questa è stata l'intervista più entusiasmante e per alcuni versi divertente.
Laura Di Gianfrancesco è una lettrice de "La Stirpe di Agortos". Messaggiando con lei su FB mi disse "perché non mi fai qualche domanda sul libro"? Per la prima volta una lettrice mi chiedeva di farle domande sul mio libro. In genere accade sempre il contrario. E devo dire che questo esperimento è stato estramamente utile per capire come un lettore recepisce lo stato d'animo dei personaggi e le situazione da me create.
Ecco allora che vi propongo questo nostro scambio di domande e risposte.
Ringrazio Laura (che è anch'essa una scrittrice) e spero un giorno di poterle ricambiare questo "favore".
Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando sei arrivata all'ultima parola dell'ultima pagina del libro?
All'ultima parola del libro ho pensato che avrebbe senso un seguito perchè i personaggi hanno ancora parecchio da raccontare ma, soprattutto, io come lettrice avrei voglia di sapere cosa succederà in seguito!
Donamis e Sofrenus, come li descriveresti?
Donamis e Sofrenus sono i due protagonisti maschili del romanzo. Provengono da famiglie e storie diverse, ma li accomuna il non aver potuto fare delle scelte proprie. Il destino ha deciso per loro fino ad ora. Ma le due sorelle mostreranno a questi giovani uomini altre realtà e la possibilità di poter riscattare le loro vite. Diventare adulti significa saper distinguere il buono dal cattivo, il giusto dallo sbagliato, l'amore dall'odio. Starà a loro decidere se scegliere e agire.
Chi hai preferito tra le due, Anika o Airen?
Tra le due sorelle mi ha coinvolta di più Airen. Si accosta di più al mio carattere iper-attivo. Ho corso con lei tra i corridoi del castello e tra i sentieri misteriosi del bosco. Mi sono ritrovata nei suoi tentativi di cercare sempre delle soluzioni e ho ammirato il suo coraggio di fronte al crudele Siderin.
Feude. Quale impressioni ti ha suscitato un personaggio come il suo? E Siderin?
Feude è una donna specchio del suo tempo. Si preoccupa per le ragazze rimaste ormai sole e vorrebbe aiutarle, ma è anche impedita dalle tradizioni e dalle credenze del popolo che non possono capire gli atteggiamenti delle ragazze. Nel tentativo di volerle salvare, le porterà a rischiare la loro vite. Siderin, invece, il crudele tiranno del regno, mi ha ricordato un po' Don Rodrigo ne I Promessi Sposi, ma in versione molto più cattiva e assassina. Un uomo che usa il proprio potere per raggiungere qualsiasi scopo, senza alcun limite morale.
I centauri e la Natura fantastica. Hai trovato queste creature diverse da come generalmente vengono descritte?
I centauri e la Natura fantastica. Ammetto che il fantastico non è il mio genere prediletto. Non mi trovo mai troppo a mio agio con l'incomprensibile, anche se la vita quotidiana può esserlo anche di più. Ho provato a leggere Tolkien ma ci ho rinunciato dopo poche pagine. In questo romanzo, invece, mi è piaciuta l'impostazione e il profondo rispetto per gli elementi della natura. Tutto è descritto in maniera molto delicata e coinvolgente. Fa venir voglia di addentrarsi tra gli alberi alla ricerca di mondo così.
Quali sono state le sensazioni che ti hanno accompagnato durante la lettura?
Onestamente, non so descrivere le emozioni che provo quando leggo una storia. Certo, se mi coinvolge, tendo ad impersonificarmi; rido, mi commuovo, mi arrabbio, rifletto. Subisco sempre il fascino di montagne e i boschi. Il rapporto dei protagosti con la natura, quindi, mi ha molto coinvolta.
Cosa ti aspetti dalla Seconda Generazione?
Dalla seconda generazione mi immagino ruoli più decisivi dei protagonisti uomini. Mi aspetto che prendano in mano le redini delle loro esistenze, accompagnando le loro coraggiose compagne. E ora parliamo di te e della tua scrittura.
Ti va di raccontare qualcosa di te ai lettori? Quando hai iniziato a scrivere e quando potremo leggere qualcosa di tuo?
Il 2012 segna il mio debutto nel mondo editoriale, vedremo che succederà. Sono sempre stata una grande lettrice e scrivere accompagna, da sempre, le mie letture. Non avrei mai creduto che il mio stile potesse, un giorno, interessare a una casa editrice. Invece, per fortuna, così è stato. A Luglio sarà in pubblicazione il mio primo romanzo, una commedia. Uno spaccato della generazione dei quarantenni di oggi. Un gruppo di amici che affronta la vita di tutti i giorni, amori, amicizie, tradimenti, riconciliazioni, figli, amanti. Il tutto circondato da una buona dose di ironia e sane riflessioni. Si può amare ed essere liberi? Lo scorso Aprile, invece, ho collaborato alla pubblicazione di "Animali, a chi?" edito da Aljon Editrice, una rserie di racconti interamente dedicata ai nostri amici animali.
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