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Due crateri esplosivi su Marte by ESA Mars Express

Creato il 14 aprile 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Thaumasia Planum - cratereù

Credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum)

Potenti esplosioni sotterranee, che hanno coinvolto grandi quantità di ghiaccio, devono aver caratterizzato la formazione dei due crateri in un altopiano nella regione di Thaumasia Planum, a sud della Valles Marineris, il più grande canyon del nostro Sistema Solare, osservati dalla sonda europea Mars Express il 4 gennaio scorso.

Thaumasia Planum

Credit: NASA MGS MOLA Science Team

A guardarli bene sembrano proprio due crateri gemelli: quello più settentrionale è stato chiamato Arima, mentre quello meridionale è ancora senza nome. Sono poco più larghi di 50 chilometri e condividono una complessa struttura interna: diverse terrazze sono crollate dalle pareti laterali su un pavimento piano ma forse la caratteristica più evidente, è una sorta di pozzo centrale.

Crateri di questo tipo sono molto comuni su Marte e nel Sistema Solare ma come si sono formati?

Quando un asteroide colpisce la superficie rocciosa, entrambi sono compressi a densità elevate.
Subito dopo l'impatto, l'area compressa viene depressurizzata rapidamente, esplodendo con impeto.

In impatti a bassa energia, si ha come risultato un semplice cratere a forma di scodella ma negli eventi più violenti, i crateri più grandi si formano in modo complesso e presentano singolari peculiarità come picchi centrali o pozzi.

La buca centrale potrebbe formarsi quando la roccia o il ghiaccio sciolto durante l'impatto defluisce attraverso le fratture sotto il cratere lasciando una fossa, oppure potrebbe crearsi quando il ghiaccio viene rapidamente riscaldato sotto la superficie e vaporizza con un'esplosione.
Il risultato dovrebbe essere quello di un buco circondato da detriti.
I pozzi sono in genere al centro dei crateri principali dove l'impatto ha sfogato maggior energia.

Anche se i due crateri ripresi dalla sonda dell'ESA Mars Express sembrano molto simili, le fosse centrali presentano alcune differenze, per dimensioni e profondità: il ghiaccio sotto la superficie era probabilmente più abbondante nel cratere sud, dove una violenta vaporizzazione deve essere stata in grado di rompere la crosta più sottile e creare un pozzo più profondo.

Thaumasia Planum

Credit:  ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum)

Molti altri crateri più piccoli nelle vicinanze mostrano lo stesso evidenti segni di acqua o ghiaccio nel sottosuolo.

Crateri da impatto come questi diventano quindi una finestra sul passato del pianeta: la regione Thaumasia Planum deve aver ospitato abbondanti acque sotterranee.


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