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Due Diligence Ambientale Legale: analisi valore

Da B2corporate @b2corporate
Continuando nell’ analisi della due diligence ambiementale dal punto di vista operativo possiamo identificare le seguenti fasi:
•    pre-due diligence;
•    audit ambientale nel sito;
•    executive summary con relativa valutazione rischi ambientali;
•    redazione del due diligence report.
Fase di “pre-due diligence”
La prima attività in concreto che dovrà essere effettuata riguarda la stipula di un contratto di due diligence. E’ una fase molto importante e al tempo stesso molto delicata. Nel contratto di due diligence viene definito innanzitutto il perimetro di analisi. In pratica viene definito cosa deve essere analizzato e con che grado di profondità. La consulenza legale qualificata nella  predisposizione del contratto di due diligence se non necessaria è fortemente consigliata per evitare zone d’ombra nel contratto se non addirittura scenari ambigui e lasciati alle libere interpretazioni dei soggetti coinvolti.
In questa fase, si passa ad analizzare in concreto la natura delle attività produttive dell'azienda o fabbrica verificata, o l’analisi dell’area e/o dell’immobile oggetto di verifica ambientale.
In particolare, si dovrà andare a percepire quali potrebbero essere i cicli produttivi, o le criticità che possono determinare nel sito notevoli impatti sull'ambiente, valutando tra l'approvvigionamento delle acque, il rumore, i rifiuti, gli scarichi idrici, la gestione delle emergenze, il suolo e il sottosuolo, l'elettromagnetismo, la presenza e l’eventuale conservazione dell’ amianto, l’analisi dell’aria, ecc. e le compliance predisposte in materia.
In tale contesto il Team preposto tra consulenza tecnica e studio legale incaricato dell'operazione di due diligence richiedono preliminarmente una serie di documentazioni, relative al sito (quali ad es., planimetrie degli impianti, planimetrie degli immobili, autorizzazioni amministrative, documenti di rilascio, documentazione relativa alle procedure pendenti per rilascio, proroga, rinnovo di permessi relativi alle autorizzazioni, certificazioni varie, ecc.)
Viene poi effettuato uno studio della documentazione da parte del team ad hoc nominato in data room; seguono i primi sopralluoghi sul sito e i primi colloqui con i consulenti esterni, i dipendenti e gli amministratori della società per verificare quali aspetti ambientali sulla base delle documentazioni acquisite appaiono gestiti in maniera insufficiente e possano dar luogo a situazioni di non conformità.
Nel caso in cui l'azienda sia fornita di un sistema di certificazione ambientale, di un manuale e di relative procedure o abbiano ottenuto una certificazione ufficiale riconosciuta, il compito del team di due diligence è molto semplificato, in quanto l'azienda si è già dotata di un sistema interno di gestione dei rischi ambientali.
Fase di “audit” ambientale nel sito
Il secondo passaggio è rappresentato dall'audit ambientale vero e proprio nel sito.
Tale attività si estrinseca in un audit di verifica con cui il team valuta le modalità di esecuzione dei lavori all'interno del sito, ed il loro modus operandi.
Al termine dell’ Audit vengono registrate tutte le informazioni relative al sito esaminato che andranno a convergere in un minuzioso report finale di valutazione globale.
Fase di “executive summary”
La terza fase è relativa alla c.d. executive summary.
Una volta raccolti il materiale e la documentazione necessaria il team di lavoro preposto si riunisce per far confluire il tutto e trarre le evidenze del caso.
In tale contesto potranno essere sviscerati i punti deboli dell'attuale gestione ambientale del sito, valutando le conformità formali (quelle derivanti dalle documentazioni raccolte) con le conformità sostanziali (quelle derivanti da una valutazione fatta sul sito dell'azienda). Dalla portata di tale discrasia si potrà valutare il peso delle non conformità sul sito e proporre le modalità di gestione ambientale
Tutta questa operazione prende il nome di executive summary, un resoconto sintetico che fornisce all'azienda le prime valutazioni anche sui costi di una possibile errata gestione ambientale.
Fase di redazione del “report”
L'ultima fase è rappresentata dalla redazione del report di due diligence ambientale.
Tale documento è una relazione molto accurata dell'intervento di due diligence ambientale in cui si evidenzieranno, in base alla normativa ambientale vigente, quali sono stati i relativi riscontri alla luce della conformità formale e di quella sostanziale (c.d discrasia).
In esso sono indicati con precisione i soggetti che hanno ricevuto l'incarico di espletare la due diligence ambientale, (legali e tecnici), le finalità per le quali è stata richiesta tale attività, gli interventi che sono stati condotti, tutti i dati del sito/ramo/immobile/area valutato.
Successivamente, tale documento riporta per ogni singola materia ambientale (per esempio, rifiuti, amianto, ecc..) la normativa di riferimento utilizzata per la valutazione, la formalità formale del sito intesa come l'insieme delle attività realizzate dal cliente per una conformità legislativa scaturente dalle valutazioni documentali; infine la formalità sostanziale intesa come tutte le attività di conformità riscontrate da un'analisi del sito aziendale o successive a colloqui con il personale responsabile e quindi da porre in essere.
La valutazione, in questo contesto, posta in essere dal Team, deve contenere motivazioni oggettive e non meri giudizi ma solo l’analisi degli atti e fatti riscontrati per garantire quel grado di imparzialità ed indipendenza richiesta per il valore dell’incarico affidato.
Gli eventuali  giudizi da parte del Team confluiscono esclusivamente nell'ultima parte del report che è quella delle conclusioni, in cui saranno espresse le opinioni del team circa lo stato di applicazione della normativa e l'indicazione delle misure da adottare in caso vi siano lacune applicative della normativa, indicando in quel caso le best practices per ottenere la maggior tutela.
Inoltre verranno indicati anche i costi economici che eventuali violazioni riscontrate potranno causare al cliente.
Per evitare dubbi, il team di lavoro inserisce in genere tre livelli di valutazione del rischio, ossia basso, medio e alto accompagnando il livello espresso con l’azione proposta in tal caso.
Conclusioni
La DD ambientale legale consiste in definitiva in un operazione  di analisi dell’applicabilità delle normative in materia ambientale, con riferimento sia alla situazione attuale  sia ai rischi per il futuro.
Oggetto dell’analisi è l’organizzazione interna aziendale predisposta per gestire ed evitare problematiche ambientali, evidenziando i possibili impatti degli aspetti ambientali sull’attività dell’azienda e valutando, nello specifico, i casi e la gestione di problematiche ambientali già accadute.
Al di là della distinzione qualitativa di cui sopra, la due diligence può essere distinta anche in base ad un criterio quantitativo in:
- Full Due Diligence: l’operazione è svolta globalmente alla ricerca di non conformità normative delle attività d’impresa;
- Limited Due Diligence, in cui  la verifica procede per singoli obiettivi di valutazione su determinati rami d’azienda o unità operative o singole aree.
L'operazione di d d ambientale, riveste un ruolo di primo ordine per quanto concerne il concetto di prevenzione, che purtroppo, sempre più spesso, non viene applicato e recepito dalle realtà aziendali, le quali preferiscono correre ai ripari a danno avvenuto, con inevitabili conseguenze negative  lesione dell'immagine e costi di riparazione del danno estremamente più elevati rispetto a quelli di gestione ordinaria ambientale.

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