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Due domande al Consigliere Giuseppe Romano

Creato il 23 novembre 2011 da Informamenfis
Due domande al Consigliere Giuseppe Romano
A meno di una settimana dal prossimo consiglio comunale e dopo un ultimo consiglio pepato, ritorna su inFORMA MENFIs la rubrica politica "DUE DOMANDE AL CONSIGLIERE".
Oggi le due domande sono poste al Consigliere Comunale Giuseppe Romano (Udc)
 
Prima domanda) Nel congresso provinciale dell’Udc tenutosi il 6 novembre ad Agrigento è stato riconfermato alla guida dell’Udc agrigentina il segretario provinciale uscente Calogero Firetto, cosa ne pensa di questa riconferma?
Risposta: La riconferma a segretario provinciale dell'UDC agrigentina, avvenuta per acclamazione, è la testimonianza dell'ottimo lavoro svolto dall'ottobre 2010 ad oggi da Lillo Firetto. L'UDC in provincia di Agrigento ha una base solida e continua a conquistare credibilità, grazie al lavoro svolto dal gruppo dirigente. Nell'ultima riunione dei coordinatori cittadini è emersa la volontà di aprirci maggiormente, realizzando un dialogo costante con le componenti responsabili e di costruire un rapporto privilegiato con le nuove generazioni per ricevere quel contributo di idee, per permettere loro di determinare  il loro futuro. Viviamo in una società in cui l'equilibrio tra il presente ed il futuro si è rotto, producendo una società di padri "che ha vinto contro i figli". Padri che hanno sottratto il futuro "economico" ai propri figli, ma soprattutto non li hanno educati a prendere nelle loro mani il loro futuro. Spetta quindi a questa generazione invisibile farsi avanti per arrestare il declino della nostra società. Questo è il messaggio, autocritico, dell'UDC Agrigentina in cerca di un futuro più civile, tollerante, senza se e senza ma. 
Seconda domanda) Negli ultimi Consigli Comunali di Menfi c’è stata molta tensione e molti attacchi diretti tra consiglieri, crede che questo sia lo spirito giusto per lavorare in un momento impegnativo per tutti, un momento di crisi nazionale che si riverbera anche nella nostra Menfi?
Risposta: Penso che si può sussurrare dicendo cose molto forti, oppure si può inveire e urlare non dicendo nulla. Ognuno di noi ha un suo modo di essere. Attraversiamo un periodo di incertezze e difficoltà ed i nostri concittadini non vogliono certamente assistere a contrapposizioni che non portano a nulla. La gente vuole un lavoro comune, altro che attacchi personali, perdita di tempo e polemiche strumentali. Preferisco impegnarmi lavorando per costruire qualcosa e non contro qualcuno; gli scontri, le divisioni alimentato l'antipolitica "tutti li stessi sunnu". I messaggi continui del Presidente della Repubblica, alla coesione, alla tolleranza, alla dialettica civile, evidenziano  una necessità ad abbassare i toni della contrapposizione; tutti sappiamo ciò che ci divide. Oggi, però, dobbiamo rimuovere gli ostacoli e privilegiare un minimo comune denominatore condiviso, non introduciamo, dunque, nel dibattito odio e personalismi.  La critica senza proposta spesso nasconde l'invidia. L'invidia spesso nasconde la pochezza.
inFORMA MENFIs ringrazia il Consigliere Giuseppe Romano per la sua disponibilità

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