Fa stupore che nel 2012 esistano ancora strascichi di visioni tardo crociate, volte ad imporre la propria idea/modello di FEDE-SESSUALE.
Inutile dire che trovo le osservazioni di Farina, degne di un novello cacciatore di streghe… rammento che per loro finì male… tuttavia le trovo più affascinanti delle pseudo “idiozie” da quindicesimo secolo, che sto leggendo, in pieno ventunesimo secolo.
Trovate il riferimento integrale all’idiozia, in questo blog.
Quello che farò ora, è smontare le osservazione del “REDENTORE” di turno.
1) L’idea che due esseri dello stesso sesso, possano godere del sesso, secondo costui, è un qualcosa contro natura! Qui appare ovvia l’evidenza del paradosso: visto che è per mano della stessa natura che costoro son così differenti dallo stereotipo di perfetto Essere FARINIANO. La “castità ideologica” funzionale al pensiero del Farina, oltre ad assumere al suo interno, germi di pura “violenza privata”, non regge alla sua stessa critica, scadendo in germi di natura potenzialmente “Omofobica”.
2) Farina fa finta che il mondo sia rimasto ai suoi tempi e modelli… a mio avviso è pienamente consapevole che ben nutrite schiere di gay e lesbiche, prima o poi arriveranno nelle stanze dei bottoni… credo che sia questo a preoccuparlo parecchio… e credo anche che lui parli per induzione mentale: ovvero, ritengo che abbia solo dato voce a una preoccupazione non sua, ma del circuito dei perbenisti affini alla chiesa.
3) Da un punto di vista personale, la sessualità dovrebbe essere vissuta in casa e non in piazza. Va detto che siamo in Italia, il paese che massacra la sessualità in due modi diametralmente opposti: da un lato abbiamo le aziende che danno il via libera a campagne pubblicitarie in cui la donna Escort di turno, appare in tutta la sua fisicità, anche solo per vendere un biscottino, una bibita, o una qualsivoglia futile cazzata; dall’altra abbiamo il NEO-LIBERTINISMO che nulla dice sulla VIOLENZA SESSUALE, ma anche solo della SESSUALITA’, ad opera di UOMINI DI CHIESA, un tempo rispettabilissimi.
4) Nonostante tutto, per redimere i gay dal loro atto peccaminoso di AMARSI, e conseguentemente provare anche attrazione fisica, il Farina, ci invita tutti a prender atto della “Saggezza della Chiesa”… che è poi fatta da uomini… si, da uomini che parlano di sessualità e di maternità, o parternità, giusto per sentito dire nei SACRI MANUALI DEL “NOI SIAMO INFALLIBILI”… è fantastico l’approccio ignorante che riesce a tirar su quest’uomo.
5) Andando avanti, il FARINA si addolcisce, e rimette quasi in discussione il suo primo ragionare… ma verso la fine, ci chiarisce il perchè della sua “BEATA SPARATA”… Lo Stato può sostenere e riconoscere solo quello che porta alla crescita della società, alla riproduzione… cioè, FARINA interpreta da solo la volontà di un intero PAESE, dettando l’esito di un PERSONALE REFERENDUM ipo-democratico, in ragione del quale, ogni volta che parliamo di Famiglia, si deve OVVIAMENTE intendere la coppia ETERO… purchè volta all’approccio sessuale di tipo R=Riproduttivo!
Mi fermo qui per dire che la sua visione è a dir poco fuori dai tempi: non so se abbia lanciato questa provocazione perchè ci crede davvero, o per far contento Giovanardi… tuttavia credo che sia totalmente fuoriluogo, tempo e spazio.
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About bruno lai
Sono un appassionato di tecnologie e telecomunicazioni, con un occhio attento agli aspetti di innovazione di prodotto e di processo. Da parecchi anni intervengo nei blog, spazi web e in ultimo nelle comunità virtuali con articoli e commenti il cui obiettivo finale è quello di far crescere nelle persone un maggiore spirito critico e di analisi. Dietro ai numeri dei bilanci societari metto sempre le persone, le loro storie, le loro fatiche. Le notizie, quelle di molti TG e giornali, mi appaiono sempre più addolcite, addomesticate, caramellate. Esse rappresentano di fatto la realtà; ma è una realtà pur sempre vista con gli occhiali dell'interlocutore attento a non urtare la suscettibilità del gerarca di turno. Tanto vale, penso, perchè ancora mi posso permettere questo lusso, scrivere fuori dal coro; scrivere per quello che uno vede, in maniera da offrire ai lettori un altro paio d'occhiali. Benvenuti tra noi! Benvenuti all'Aventino!