Andiamo con ordine, sabato 13 e domenica 14 giugno a Padova Davide Calì, noto scrittore per l’infanzia, ha tenuto un workshop a Padova, presso Artelier: Una valigia piena di storie (se siete interessati Davide terrà un altro corso sempre a Padova il 25 e 26 luglio prossimi). Un laboratorio di scrittura creativa, dove non solo si scrive ma si inventano storie per i bambini, storie di tutti i tipi, con pretese o semplicemente divertenti, storie infinite, storie che amano ripetersi, storie fantastiche, storie già sentite (ecchisenefrega).
Un divertimento incredibile, ma anche una fatica enorme. Oltre a suggerirci i grandi argomenti da cui prendere spunto per creare la storia, in quindici minuti, Davide ci ha mostrato tanti, tantissimi, albi illustrati, disegni, stili narrativi e illustrativi, un materiale ricco e utile, perché prima di provare a fare qualcosa, qualsiasi cosa, è necessario documentarsi, capire, intuire.
Davide non distrugge nulla di quello che prende forma durante i suoi corsi, io però ho immaginato una sorta di classifica di gradimento: carine (somma), bella veramente bella (ecco ci sei quasi), bene sviluppala e mandamela (ecco qui potresti aver azzeccato la storia giusta), applauso (è fatta!).
Chi ha beccato l’applauso? Ovviamente non ve lo dico, andate, scrivete, proponete, e sono certa che lo potete conquistare anche voi.
Ma i dubbi sono leciti. Non averne ed essere convinti di ogni riga che si scrive, storia che si crea, romanzo che prende forma, è, a mio avviso, da pazzi.
Quindi riemergo carica, non troppo, entusiasta, con garbo, con più dubbi di prima, ma credo sia normale, almeno per me.
Ora però torniamo al succo di questo blog, le letture che vi consiglio sono due, e entrambe portano la firma di Davide Calì, in realtà non era così scontato ma tra i tanti libri proposti è innegabile che questi sono quelli che mi sono piaciuti di più:
La regina delle rane e Non ho fatto i compiti perché … (di questo me ne sono innamorata, lo ammetto)
Conclusioni: non so se questa sarà la mia, ennesima, strada, ma quello che so è che mi sto divertendo un mondo (nonostante i mille dubbi), e tanto basta.