Due lauree buttate via, quando si scambia la memoria con il merito. Cosa servono la laurea alla Cattolica e quella alla Bocconi quando si arriva a dire: “Non c’è nessun atto di giunta in cui è prevista la ‘ndrangheta“

Creato il 08 febbraio 2013 da Slasch16

Va bene essere spudorati e sentirsi intoccabili ma cosa pretendeva la Comi che Formigoni mettesse all’ordine del giorno ed in votazione: delibera di autorizzazione alle mazzette per movimento terra ed edilizia all’ndrangheta?
Oppure: stanziamento fondi per acquisto di voti all’ndrangheta?
Lista degli appalti affidati all’ndrangheta per l’Expo 2015?
Lara Comi si è laureata con lode in economia dei Mercati internazionali all’Università Cattolica nel 2005. Ha conseguito la laurea magistrale in economia dei mercati internazionali e delle nuove tecnologie all’Università Bocconi di Milano nel 2007. Ha ottenuto borse di studio per meriti scolastici, ha effettuato un tirocinio presso il consolato dell’Uruguay.
A giudicare da come ragiona si direbbe che la sua famiglia ha buttato via i soldi che hanno speso per farla studiare, fortunatamente ci ha pensato il Pdl a salvarla se avesse dovuto lavorare e mettere a frutto le sue lauree, con quella testa, sarebbe morta di fame.
Lei fa il compitino, l’avvisano degli argomenti in discussione a Servizio Pubblico e qualcuno le prepara i soliti slogan da ripetere in continuazione accompagnati da una serie di smorfie da mettere in atto ogni volta che parlano gli altri.
Sa di essere piaciona, si presenta con scarpe da tennis e jeans ed un sorriso da pubblicità del dentifricio e ripete quello che le hanno inculcato nella testa senza nemmeno rendersi conto di quello che dice.
Appena esce dal binario della memoria ci regala delle perle di alta comicità come quella dei probiviri del Pdl che hanno ripulito il partito lombardo dagli inquisiti, condannati o di quelli che parlano male del piduista.
Evidentemente Arcore non è in Lombardia, deve essere sotto la giurisdizione di Antigua, ed i probiviri non hanno potuto intervenire.
Ho solo la terza media ma ho sempre pensato che per riuscire negli studi si deve essere di due categorie.
La prima è dotata di intelligenza, costanza, applicazione. Impara quello che studia e ci ragiona su con competenza aggiungendo qualcosa di suo attraverso la ricerca.
La seconda è formata da quelli che io chiamo “vasi vuoti” dentro i quali ci puoi mettere qualsiasi cosa  tanto il risultato degli studi si basa tutto sulla memoria, ripeteranno per filo e per segno quello che hanno imparato a memoria senza capirne il senso o il fine.
Lei deve essere una della seconda categoria, un vaso vuoto di una certa bellezza che puoi riempire di cioccolata o di merda tanto per lei non farà differenza.
Guardate che la Comi è una delle migliori giovani leve della politica, con incarichi importanti in Europa ed in Lombardia basta dare una occhiata a Wikipedia.

Lara Comi si è laureata con lode in economia dei Mercati internazionali all’Università Cattolica nel 2005. Ha conseguito la laurea magistrale in economia dei mercati internazionali e delle nuove tecnologie all’Università Bocconi di Milano nel 2007. Ha ottenuto borse di studio per meriti scolastici, ha effettuato un tirocinio presso il consolato dell’Uruguay[il consolato d'italia in uruguay o il consolato dell'uruguay in italia?] ed ha lavorato come brand manager per Beiersdorf e Giochi Preziosi[mi sembra strano che una neo-laureata sia "brand manager", non ci sono altre fonti?].[1]

Portavoce di Forza Italia a Saronno dal 2002 al 2005, diviene assistente di Mariastella Gelmini e nel 2004 a 21 anni coordinatore nella regione Lombardia di Forza Italia Giovani.[2] Alle elezioni politiche italiane del 2008 è candidata alla Camera dei Deputati nel collegio Lombardia 1, risultando terza non eletta. Alle elezioni europee del 2009 è eletta nella circoscrizione Nord-Ovest per il Popolo della Libertà con 63.158 preferenze.

Ha registrato il 90.05% di presenze nelle sessioni plenarie (430-esima su 754 deputati)[3]. La più giovane parlamentare italiana del Ppe, nel gennaio del 2010 è stata nominata coordinatrice dei giovani deputati del Partito Popolare Europeo[4].

Dal 2009 al 2012 è stata vicepresidente della commissione IMCO (mercato interno e protezione consumatori) del Parlamento Europeo. Lara Comi è membro effettivo della commissione IMCO e membro sostituto della Commissione ITRE (industria, energia e ricerca). È membro della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Messico, della Delegazione all’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana e della Delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Russia.[5]

È stata relatrice del Regolamento sulla denominazione dei prodotti tessili, della ricerca, sulla sicurezza generale dei prodotti e sicurezza dei dati, e sulla Standardizzazione Europea [6] È vicepresidente del working group E-commerce e ha fondato il working group On the beach, sul tema delle concessioni marittime del demanio [7]

È stata nominata nel 2011 presidente del gruppo “Donne del PDL” della provincia di Varese[8]. Vicecoordinatore PdL della Lombardia, a marzo 2012 è stata eletta coordinatore PdL della provincia di Varese.

È il primo coordinatore donna della Lombardia [9]. Nel 2012 è stata premiata con un MEP Award come miglior europarlamentare sulle tematiche del mercato interno e protezione consumatori. La giuria, costituita da altri europarlamentari, l’ha preferita a due colleghi.[10]
Una domanda sorge spontanea, se i migliori sono così stupidi perchè ci meravigliamo che l’Europa, l’Italia, vanno male?
Forse perchè non c’è nessun atto nel parlamento europeo o nel Pdl lombardo in cui è prevista l’intelligenza.
Almeno sino al terzo grado di giudizio.
Ambrosoli, Meloni e Vendola hanno parlato di politica, tutti con argomenti interessanti, lei ha ripetuto i soliti slogan ed ha dovuto scusarsi per la cappella della puntata precedente.
E’ una bella ragazza, ha un sorriso smagliante, se stesse zitta sarebbe perfetta.

Lara Comi e la figuraccia sulla ‘ndrangheta in Lombardia



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