La recente morte di Carla Accardi (http://it.wikipedia.org/wiki/Carla_Accardi) è stata lo spunto di molti articoli più o meno interessanti. Quello che esce oggi per il Manifesto a firma Giovanna Zapperi offre un’interessantissima relazione sul senso del rapporto che per oltre un decennio legò Carla Accardi a Carla Lonzi, con conseguenze politiche e filosofiche importantissime
“Rivolta Femminile è nata appunto da due persone, (Carla) e io, che si erano interrogate sulla soggettività maschile proprio perché ci eravamo poste come soggetti: (Carla) in quanto artista, io in quanto coscienza di un’identità ‘diversa’” c.l. da qui http://ilmanifesto.it/un-autoritratto-tutto-per-se/
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0.000000 0.000000“Allora io restavo delusissima. Tant’è vero che poi sono uscita da un gruppo una prima volta e poi da un altro che aveva aperto una galleria. Sono uscita perché mi deludevano, perché il lavoro creativo è fatto di velocità. Io oggi faccio un quadro e il giorno dopo un altro o un libro o qualsiasi altra cosa. La dinamica è molto veloce, invece in quello che ha espresso tradizionalmente la donna, la pratica è lentissima, passa attraverso generazioni” c.a. da qui http://www.doppiozero.com/materiali/ricordi/il-femminismo-di-carla-accardi -