Lo strappo nell'equilibrio comincia all'inizio dell'ultimo quarto, dopo la giostra dei cambi con gli ingressi di Heinke van der Merwe, Leo Cullen e Sean Cronin per gli irlandesi, mentre tra i Warriors Ruaridh Jackson prende il posto di Duncan Weir all'apertura. Al 63' Sexton infila il penalty del 12-3 e prima di entrare negli ultimi dieci minuti arriva quello che parrebbe il colpo del ko, la meta dell'ala Dave Kearney dopo un break di Fergus McFadden e Isa Nacewa. Sexton converte per il 19-3 che non piega le gambe agli scozzesi: dentro Henry Pygros per Chris Cusiter in mediana, Glasgow che si sposta nella metà campo avversaria e quindi nei 22, finché al 77' il roccioso pilone Dougie Hall (arrivato anche lui dalla panchina) chiude all'altezza della bandierina resistendo al placcaggio di Kearney: non arriva la conversione di Jackson dalla posizione defilata. Allo scadere proprio il piede di Jackson spedisce l'ovale nell'area di meta e con il Leinster già con la mente rivolta ad altri impegni lo va a schiacciare più veloci degli altri l'estremo Stuart Hogg.
Scozzesi che si fermano ad un passo dall'ultimo scoglio, Leinster che va per la doppietta e per la riconferma, nel senso che se può strappare il titolo celtico al Munster, d'altro canto contro deve a sua volta confermarsi al vertice europeo. Diciotto vittorie su ventidue partite in campionato, dieci punti sulla seconda (gli Ospreys). Timbrano il cartellino della fase finale ogni anno, tra coppa (sarebbe la terza in quattro stagioni) e campionato. Ricordano da vicino i Leicester Tigers che se da qualche tempo in HCup non sono famelici, in Premier ormai sono giunti alla quarta finale di fila: vittorie nel 2009 e 2010, secondo posto nel 2011 (vendetta servita ai Sarries), pronti per la disfida di Twickenham contro i Quins nel 2012.
Il contrattempo è Brian O'Driscoll: il ginocchio continua a non essere al 100%, ha saltato le semifinale e a Dublino hanno messo in conto che potrebbe non esserci nemmeno sabato contro l'Ulster. Lo staff medico gli ha prescritto riposo per i prossimi due giorni, in seguito valuterà. Il guaio è che anche Eoin Malley, che ha sostituito BOD, ha problemi al ginocchio. "Ad essere onesti, non sta molto bene", ha svelato il coach Joe Schmidt.