Ormai siamo al 1° di Ottobre e son passati due masi da quel giovedì che ha di fatto congelato molte delle abitudini, fatto saltare diversi progetti e fatto entrare in una fase della mia vita molto critica.
Ti svegli una mattina, fai le tue cose con la più naturale semplicità. Esci di casa per andare a fare una visita e quando arrivi il "destino" fa il suo corso. Da li in poi sei proiettato in una fase dove valori prima scontati sono esclusi o limitati, cominci a capire quello che ti sta succedendo e un senso di paura e rassegnazione ti pervade. Ero pronto a questo momento da una vita, ma non avrei mai pensato arrivasse cosi in fretta e con tale violenza. Alla fine della giornata sei cambiato nello spirito. Sai che l'unica cosa che puoi fare è prenderla per quello che è e affrontare a testa alta questa fase. Questa è stata la mia giornata di ricovero, nella quale il trapianto di cuore era solo un ipotesi per il futuro, ora diventa prioritaria.
Da quel giorno sono passati 2 mesi, 61 giorni, con alti e bassi, esami sgradevoli e il viaggio a Udine per conoscere il futuro artefice della mia seconda occasione. Si avete capito bene io la vedo come una seconda occasione, dove potrò finalmente fare quello che fin ora mi era stato negato dalla malattia. Inutile dire che la strada da percorrere è fortemente in salita e piena di buche, ma ne vale la pensa se posso tornare a vivere meglio di prima.
Questo post è solo il primo di una lunga serie, nella quale esprimerò le mie sensazioni e cercherò di dare maggior informazioni possibili per chi dovrà affrontare il mio stesso destino. Un esperienza diretta dell'attesa, l'operazione e la ripresa di una vita, la quale prima era vissuta per metà.
Nei commenti lasciate le vostre domande, se posso risponderò, naturalmente anche consigli e critiche son ben accette. Quindi non mi resta altro che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo post...
Saluti