1) Ha vinto Rosario Crocetta, "fu" comunista, omosessuale dichiarato (e in Sicilia, e in Italia, non è facile), ex coraggioso sindaco antimafia di Gela (idem), attualmente europarlamentare (a proposito, si dimetta celermente dall'incarico). Persona colta e onesta, si è circondato di partiti inaffidabili e "puzzolenti": il Pd che ha sostenuto il peggior governo di sempre, quello Lombardo, indagato per mafia e responsabile dell'ulteriore collasso della Sicilia. E l'Udc degli indagati e di Nino Dina, fedelissimo di Cuffaro, per la cui giunta fu presidente della Commissione Sanità, che assegnava i soldi alle strutture sanitarie, compresa Villa Santa Teresa del mafioso Michele Aiello.
Dice lui... Sarà...
2) A proposito di Udc: sommando la sua percentuale di voto (10,8 %) e il 5,95 % del Pid-Cantiere Popolare (composto, tra gli altri, dagli ex cuffariani incalliti Saverio Romano, a luglio assolto in primo grado per concorso esterno a Cosa Nostra, e Rudy Maira, assolto anni fa per concorso esterno e ora indagato per associazione a delinquere) arriviamo al risultato del 16,75%. Sarebbe stato il primo partito. In Sicilia Cuffaro regna ancora.3) Il Pd ha vinto (contenti loro). Però nel 2008 Anna Finocchiaro perse le elezioni che portarono a Palazzo d'Orleans Raffaele Lombardo con 505.922 voti. Domenica 28 ottobre Crocetta ha vinto con 245.058 per il suo partito e 112.312 per la sua lista (che non è il partito, trattandosi di voto "per la persona"). Per il Pd si tratta di una flessione di 260.864 voti. Chiamatela vittoria.
4) Questo straccio di vittoria, talmente è risicata, non ha dato a Crocetta la maggioranza assoluta. Servivano 46 deputati (su 90 dell'Assemblea siciliana), ne avrà 38, più il presidente della Regione 39. Significa che per ogni votazione dovrà elemosinare 7 sì. Glieli darà il Pdl? Non credo. Glieli darà il Movimento 5 Stelle? Non credo. A chi li chiederà, dato che la sinitra (Sel, Federazione della Sinistra, Verdi, ma anche Idv) non è entrata in parlamento? Temo al Grande Sud di Miccichè e, manco a dirlo, all'Mpa (oggi Pds) di Lombardo. In Sicilia anche Lombardo regna ancora. Le elezioni le ha vinte lui.
n.b.: Crocetta si dice convinto di ottenere la maggioranza di volta in volta sui singoli provvedimenti. Mi pare tutto troppo precario.
5) Il M5S è la prima forza politica dell'isola. Lo hanno votato 269.072 siciliani, il 14,83 % degli aventi diritto. Nel 2008 erano stati poco più di 46 mila (1,73%). Sommando M5S e astensionismo record (52,58 %), hanno rifiutato i partiti il 67,41 % degli aventi diritto. Praticamente 7 elettori su 10. Un massacro.
6) Nel bagno di sangue sono caduti Pdl e i partiti che non hanno superato lo sbarramento del 5 %: Sel, FdS, Idv, Fli. Il Pdl è passato dai 901.503 voti (33,32 %) del 2008 a 232.159, che significano il 12,79 %. Venti punti percentuale in meno. Anche in questo caso secondo me non conta la lista "Musumeci Presidente", voto alla persona. Tracollo della sinistra "alternativa", che per la seconda volta consecutiva non entra all'Ars: ma la cosiddetta Sinistra Arcobelano ottenne 131.476 voti, mentre l'alleanza FdS, Sel e Verdi è bastata per appena 55.432 preferenze. Un risultato deludente, sul quale pesa come un macigno la clamorosa esclusione del candidato presidente, Claudio Fava, sostituito in tutta fretta da Giovanna Marano, per aver trasferito la residenza in Sicilia con 5 giorni di ritardo. Che figura! Fuori, a sorpresa, restano anche Fli e Idv. Paradossale la vicenda del partito di Di Pietro, che a Palermo vanta un sindaco come Leoluca Orlando che al ballottaggio delle amministrative di maggio stracciò col 73 % l'avversario del Pd Fabrizio Ferrandelli. Il democratico ora è deputato, chissà che un giorno non si troveranno a scontrarsi su qualche provvedimento regionale che riguardi Palermo... Tra l'altro l'Idv in Sicilia è leggermente cresciuta, passando dai 49.807 voti del 2008 (1,85 %) ai 65.344 (3,6 %) di oggi.
7) Ultima amarissima nota: Caputo Salvino, Cascio Francesco, D'Asero Nino, Dina Nino, Di Giacinto Giovanni, Di Mauro Roberto, Fazio Girolamo, Federico Giuseppe, Forzese Marco, Gennuso Pippo, Picciolo Giuseppe, Sorbello Pippo. Sono i nomi dei deputati entrati all'Ars con guai giudiziari sulle spalle, passati o presenti, pesanti o leggeri, in corso o definitivi. Chi ben comincia...
8) Un pronostico: e se fosse stato un voto inutile? Se Crocetta non tiene, non avendo la maggioranza assoluta? Ma soprattutto spaventa lo scoglio del patto di stabilità: dal Quotidiano di Sicilia del 31 ottobre, infatti, sappiamo che "entro il 30 aprile 2013 l'Ars deve approvare il bilancio preventivo 2013 (come vuole la legge regionale di stabilità) per un totale di valore di 16,3 miliardi di euro. Altrimenti a maggio ci saranno i tre commissari di Stato (articolo 8 dello Statuto siciliano e articoli 81, 120 e 126 della Costituzione)". Degna conclusione di questi anni.
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