Magazine Diario personale

due parole…

Da Saraconlacca

due parole…Parole lasciate al vento, scritte di pugno, scritte col cuore, parole parole, suoni e silenzi che cambiano il senso del mondo. Di parole è fatta la vita, di parole si nutre il nostro tempo e di parole ci lascia senza… quando esse non hanno più un senso. Parole e silenzi. Questa notte non ho chiuso occhio, ho pensato e per quanto la notte sia fatta di tante ore me ne servono ancora per pensare, per decidere, per sperare, per sapere. Così vi saluto, grazie a quanti costantemente e quotidianamente mi hanno seguito. Tornerò a scrivere, di questo ne sono certa. Non so quando, non so come. Penso alle favole, a quelle che mi piacciono tanto. Tornerò a versarle su queste pagine informatizzate. Ci sarà ancora una Principessa? Avrà finito di sbarazzare un castello impolverato? Sarà riuscita a sconfiggere il gigante Egoismo? Avrà trovato il signor Tempo al quale raccontare i suoi mali e sconfiggere così il mostro più grande chiamato Paura? Come vedete alle favole ci credo ancora, ci crederò sempre anche se nel 2010 non sempre finiscono con quel rituale che tanto ti faceva stare bene quand’eri piccola “e vissero felici e contenti”. Sapete come lo immaginavo io il felici e contenti? Crearono una famiglia. Non davo importanza se avessero vinto al superenalotto (cosa che oggi farebbe contenti un pò tutti) non mi importava se avessero vissuto in una catapecchia, i protagonisti delle favole avevano ricevuto la benedizione del “e vissero felici e contenti” quindi avevano costitutito ciò che di più bello si poteva avere una mamma e un papà insieme nella stessa casa. Forse non vi ho raccontato molto di me in questo blog e chissà che idea vi siete fatti. Adesso vado. Non era giusto non scambiare le ultime due parole prima del commiato. Non mancherò tanto, in realtà ne approfitto anche per il fatto che questa settimana non sarò a Palermo. Avrò più tempo per pensare e in base a degli esiti per capire. Davanti la salute credo si capiscano anche quali sono i punti fissi della tua vita, ciò che puoi tranquillamente lasciarti alle spalle e ciò che vorresti non si perdesse mai. Ma basta, avevo detto due parole. Vi saluto cari amici e non preoccupatevi per me, la mail la conoscete e qualunque informazione rimango a vostra disposizione. Con la speranza che il mondo delle favole venga nuovamente illuminato dal sole, che ciò che di più bello uno possa volere presto si avveri e la felicità come un vento piacevole passi sopra ogni abitante attualmente sopito nel sonno della paura.



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