Voglio dire poche cose sulla questione, due cose che per me sono importanti come manager.
Se un lavoratore fa degli straordinari autorizzati questi vanno pagati. Punto. Non ci possono essere discussioni.
Non voglio nemmeno entrare su questa questione. Non entro nemmeno sulla questione assemblea, se era giusto o no farla o se chi doveva avvisare i turisti lo sapeva e quanto prima lo sapeva.
Tutto questo è l’effetto a valle di qualcosa che non funziona.
Non funziona se fai fare straordinari e non li paghi (e ha fatto bene il governo a sbloccare i fondi) e non funziona forse qualcos’altro.
Forse la questione non va presa dalle zampe, ma dalle corna. Va messa in discussione l’efficienza del sistema pubblico, va verificato se gli straordinari sono necessari o no, se vengono usati davvero per coprire le esigenze del servizio pubblico o come “premio” al personale. Forse bisogna cominciare a guardare il problema da un altro punto di vista che non è quello degli effetti, ma delle cause. Forse va messo in discussione il middle management e il top management della pubblica amministrazione altrimenti non ne usciamo più. Non mi arrabbio con l’ultimo dipendente comunale se non fa nulla o se va a fare la spesa durante l’orario di servizio. Mi arrabbio con lui, ma dovrei arrabbiarmi dieci volte tanto con il suo manager diretto che non se ne accorge o non gli dà nulla da fare o non prende provvedimenti.
Sabato ho ritirato una TAC per mia madre in un ospedale pubblico laziale e allo sportello c’erano 6 persone (per due sportelli). In fila eravamo in due (erano circa le 10 del mattino). Di queste 6 persone, 5 leggevano una rivista o lo smartphone. Ed era un sabato, quindi deduco che se non avevano compensato durante la settimana (quando magari c’era un picco e sempre che nel pubblico esista il sistema della compensazione…) stavano tutti e 6 sotto regime di lavoro straordinario (immagino autorizzato). Ora non sapendo nulla di quell’ospedale ovviamente non faccio nomi, magari mi sto sbagliando io, ma vedere 5 persone allo sportello che non facevano nulla, pagate dai soldi delle nostre tasse, in questo momento di crisi, mi ha infastidito, lo confesso.
Insomma, per concludere, è vero che il Colosseo è il Colosseo e se lo teniamo chiuso come abbiamo fatto (con il cartello sbagliato poi!) facciamo una figuraccia internazionale, ma io non la darei la colpa solo ai costudi. E questo scusate, ma lo dovevo proprio dire.