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La seconda considerazione riguarda l'Euro. Ci sono molte formazioni politiche in Italia che propongono di uscire dall'euro e tornare alla moneta nazionale al fine di svalutarla immediatamente del 30/50% al fine di dare maggiore competitività alle nostre evanescenti imprese. Alcune ne fanno la loro bandiera principale e lo pretendono, altre lo propongono, altre ancora non lo dicono chiaramente ma lo sottintendono, ritenendo comunque la moneta comune come un male. Moltissimi cittadini, forse la maggioranza, si sono convinti che questo sia vero ed alcuni movimenti politici che lo hanno capito, lo sostengono, magari senza esserne convinti, sicuri che sia meglio seguire la folla per portarne a casa i voti. A mio parere, questo atteggiamento ha il fondamento logico anche se non completamente etico che ognuno voti per quello che ritiene siano i propri interessi e quindi mi rivolgo a tutti quelli che pensano di votare per queste formazioni, che vogliono uscire dall'euro e svalutare, ritenendo che questo sia loro conveniente. Se siete un pensionato, un lavoratore a reddito fisso, un piccolo risparmiatore che dopo aver lavorato tutta la vita ha un piccolo gruzzoletto da poche migliaia di euro in su (non oltre il milione perché questi si potranno difendere rapidamente e agevolmente, spostando il proprio denaro altrove in pochi secondi), se avete un mutuo o debiti a tasso fisso o peggio ancora a tasso variabile, pensate solo a quello che accadrà se queste formazioni potranno attuare quanto propongono ed è chiaro nel loro programma.
Con una liretta svalutata della metà, le pensioni e gli stipendi vostri varranno esattamente la metà. La stessa cosa per i vostri risparmi, se con il loro importo oggi potete comprarvi un anno di cibo o una monocamera, dopo la svalutazione ne avrete solo per sei mesi e per un garage. Quanto a chi ha un mutuo, tenga ben presente che chi deve restituire 10.000 euro dovrà continuare a farlo solo che ci vorrà il doppio degli stipendi di oggi; se poi il tasso è variabile, questo varierà, passando dal 2 o 3% di oggi al 20 o 30%. Se tutte queste persone ritengono che comunque questo sia il loro interesse, votino pure senza paura i partiti e i capipopolo che lo propongono. L'unica cosa che non riesco a capire è come mai i partiti che invece sostengono l'euro non spieghino chiaramente queste cose agli elettori. Io ero in Ukraina quando nel '92 la furia popolare e i Masaniello locali sbandierarono nelle piazze l'ottenuta libertà e il distacco dall'Unione a cui apparteneva il paese, così come la riconquistata sovranità monetaria. Abbandono del rublo e istituzione della prima moneta Ukraina, provvisoriamente denominata Cupone. Il giorno della separazione 1 dollaro valeva 3 rubli e quindi 3 Cuponi. Sei mesi dopo sono tornato a Kiev diventata Kijv per meglio sottolineare il cambiamento e ho cambiato 1 dollaro con 200.000 Cuponi (ho ancora tutta la serie delle banconote che sono molto simili quelle del Monopoli). I pensionati avevano l'equivalente di 10 dollari al mese di pensione. Molti cominciarono a pensare di avere fatto una vera stupidaggine a separarsi, ma ormai era troppo tardi. Oggi dopo venti anni i problemi laggiù sono molto, molti più grossi. Pensateci un momento prima di votare sull'onda delle urla della piazza.
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