Magazine Diario personale

Due righe affettuose a Pippo Civati.

Creato il 23 febbraio 2014 da Cristiana

Caro Giuseppe Civati secondo me (alla luce del voto in Direzione che ha formalmente approvato questo passaggio) la fiducia la devi votare e non devi andare via dal partito. Ci sono molte questioni che tutti noi dobbiamo affrontare in modo maturo per gli anni a venire e abbiamo bisogno della forza e dell’intelligenza di tutti proprio per non lasciare questi anni nelle mani di chi sarà pronto a scendere dal carro (come accaduto con Bersani) alla prima difficoltà di Renzi. Proprio le persone più critiche oggi hanno l’enorme responsabilità di restare, di determinare la rinascita del partito che non può essere congelato in un momento che dobbiamo interpretare visto che è la prima volta che capita che il segretario va a fare il premier. Il PD sopravviverà a Renzi e noi abbiamo il dovere di saper gestire con maturità e rispetto della democrazia questo momento difficile. Continuare a dire di non essere d’accordo e poi votare a favore per la fiducia annulla gli effetti delle intelligenze e smonta le passioni. Chiediamo piuttosto delle cose, facciamole diventare maggioranza come i temi dei diritti civili. Sai che ho votato Renzi, ma sai anche che su alcune cose sono più d’accordo con te che con lui e non ho nessun problema a dirlo (o con l’area Franceschini tanto per dirla tutta). Ma i percorsi politici non vanno fatti sulle montagne russe, se noi poi alla gente viene mal di testa. Serve una linea e siccome per me le correnti non esistono e quindi per me siamo pezzi dello stesso partito con idee spesso simili mi permetto di intervenire su cose che considero del PD e non della tua corrente. Pensaci.


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