Per la puntata di questa settimana ringrazio tantissimo Chiara per avermi scritto e avermi segnalato un ennesimo, e ancora una volta sconvolgente, cambio di titolo, accompagnato questa volta anche da uno sconcertante cambiamento di copertina.
"Ciao! Volevo segnalarti un libro che ho appena letto in originale: "Tell the wolves I'm home" di Carol Rifka Brunt.Oltre a essere un romanzo che personalmente ho apprezzato molto, si tratta di un meraviglioso esemplare di "due titoli, un solo libro". Infatti in italiano è stato tradotto con "Promettimi che ci sarai", con copertina altamente fuorviante, dal momento che protagonisti della storia sono una ragazzina di 14 anni e due persone speciali nella sua vita: lo zio e il suo compagno, omosessuali e malati di AIDS. I tema dei lupi è ricorrente, e il titolo del libro ha anche un significato preciso... che non ti anticipo nel caso decidessi di leggere il libro".Dalle parole di Chiara, il romanzo sembra molto forte, almeno nell'argomento. E cosa fa la Piemme (sì, di nuovo lei)? Anziché tradurre letteralmente l'originale con un fattibilissimo e sensatissimo "Dì ai lupi che sono a casa", opta per un titolo, Promettimi che ci sarai, che non c'entra nulla e che, soprattutto, non attira per nulla. Non contenta, lo piazza su una copertina decisamente fuorviante, oltre che già vista, che richiama l'originale solo perché le foglie dell'albero formano un lupo.Se avessi visto questo libro su uno scaffale di una libreria, con questo titolo e questa copertina, lo avrei classificato immediatamente come un romanzo rosa, magari per ragazzi. Mai avrei potuto pensare che trattasse temi tanto importanti (che poi magari li tratta comunque male, anche se stando a quanto mi ha detto Chiara direi di no, ma in ogni caso non sembra un libro leggero e spensierato, ecco).
Titolo originale: Tell the wolves I'm home
Titolo italiano tradotto in modo assai bislacco: Promettimi che ci sarai
Autore: Carol Rifka Brunt
Traduttore italiano: L. Piussi, L. Prandino
Editore italiano: Piemme