Questa settimana ho scelto di parlarvi di un libro che ho letto non molto tempo fa e che ho amato tantissimo. Un confronto che, ammetto, mi pesa parecchio fare perché una delle cose che più mi aveva convinto a leggere quest'opera era stata proprio il magnifico titolo italiano. Che con l'originale non c'entra assolutamente nulla.
Sto parlando di LET THE GREAT WORLD SPIN ovvero QUESTO BACIO VADA AL MONDO INTERO di Colum McCann:
Il romanzo di questo scrittore irlandese naturalizzato americano è uscito in lingua originale nel 2009 e tradotto in italiano per la casa editrice Rizzoli da Marinella Magrì nel 2010. E' un libro che ho trovato semplicemente bellissimo, con diverse trame che si mischiano ruotando attorno a un unico episodio, quello di un funambolo che una mattina del 1974 ha deciso di attraversare le Torri Gemelle (una recensione più completa la trovate qui).
Eppure, per quanto io trovi semplicemente magnifico il titolo italiano, la differenza con l'originale è davvero palese. La traduzione dell'originale è qualcosa tipo "Lascia che questo grande mondo giri". Un titolo che ritorna anche in uno dei capitoli, il 4°, in una forma leggermente diversa, ovvero "Lascia che il mondo giri in vortici infiniti".
Cosa sia successo nel passaggio da inglese a italiano, non riesco proprio a spiegarmelo. Né riesco a fare qualche supposizione, perché il titolo originale (scritto in una forma più decedente della mia) avrebbe potuto sicuramente funzionare anche in traduzione, restando forse più fedele alla trama del libro. In cui, ammettiamolo, di baci ce ne sono proprio pochi.
Però ho delle serie difficoltà a criticare il titolo scelto dalla Rizzoli. Perché mi piace tantissimo, lo trovo estremamente poetico e adoro l'idea di un bacio che arrivi un po' a tutti e che tocchi tutti. Forse sta proprio qui il senso del titolo. Tutti si sono fermati un attimo per guardare quel funambolo. Tutti si sono lasciati rapire dai suoi gesti. Il mondo intero ne è stato per un momento rapito.
O forse sto solo cercando una giustificazione che non c'è. Voi che dite?