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Due video per una giornata epocale. Colosseo&Fori prima e dopo il camion bar. Ma non sia la vittoria della guerra, solo l'inizio di una battaglia

Creato il 10 luglio 2015 da Romafaschifo
Due video per una giornata epocale. Colosseo&Fori prima e dopo il camion bar. Ma non sia la vittoria della guerra, solo l'inizio di una battaglia
Due video per una giornata epocale. Colosseo&Fori prima e dopo il camion bar. Ma non sia la vittoria della guerra, solo l'inizio di una battaglia
Due video per una giornata epocale. Colosseo&Fori prima e dopo il camion bar. Ma non sia la vittoria della guerra, solo l'inizio di una battagliaPer salutare questa giornata storica da cerchiare in rosso sul calendario utilizziamo le parole dell'assessore alla cultura Giovanna Marinelli. Oggi è una giornata epocale per Roma e per i suoi straordinari monumenti. La “grande bellezza” è finalmente libera dai camion bar dislocati da decenni a ridosso delle aree archeologiche e dei luoghi, come Piazza di Spagna, famosi in tutto il mondo. I  Fori Imperiali, il Colosseo, Trinità dei Monti, da oggi sono liberi di risplendere. Un successo di questa Amministrazione che renderà felici prima di tutto i romani ma anche i turisti di tutto il mondo”.
Una giornata davvero storica che rende onore al lavoro dell'assessore Marta Leonori e del sindaco Ignazio Marino che, avendo agito dove tutti gli altri avevano fatto finta di non vedere, entrano di diritto e senza tema di smentita negli annali della città. Hanno dimostrato che nulla è impossibile, che non esistono famiglie potentissime, che non esistono lobbies inscalfibili. Tutte idiozie inventate dalla narrazione precedente per non cambiare nulla e per consentire a tutti di lucrare sul lucrabile. 
E dopodiché, felici come bambini per questo episodio con tanto di video del prima e del dopo che ci siamo impegnati a fare, cerchiamo di mettere giù i motivi per cui questa cosa non può essere che l'inizio di un percorso. Un percorso che deve proseguire con la liberazione degli altri monumenti della città (ce ne sono tanti, da Santa Maria in Cosmedin a Fontana di Trevi, ancora sepolti dietro la coltre di zozzerie) e che deve, soprattutto, intaccare e affondare il morso nella ciccia vera dell'ambulantato romano: le bancarelle di stracci. Sono migliaia e rendono posti atroci quelle che invece dovrebbero essere le vetrine della città. Da Viale Trastevere a Via Cola di Rienzo, da Viale Giulio Cesare a Via Appia e poi giù su tutte le altre consolari. Format commerciali che non hanno ragion d'essere: mercatini ad ogni angolo delle strade che trasformano ogni cosa in brutta, sciatta, sporca, insicura, pericolosa, impossibile da raccontare: si pensi a Piazza dei Cinquecento, al Gianicolo...

E' lì che aspettiamo al varco Marta Leonori e l'amministrazione Marino. Convinti che solo questa amministrazione possa affondare il colpo dove c'è da affondarlo. Li ricollochino nei mercati rionali (mezzi vuoti), li aggreghino in mercatini di pulci in qualche spiazzo di Pantano Borghese (chi ha necessità di risparmiare sul vestiario ha il diritto di farlo, beninteso!), scambino tot licenze con una licenza taxi. Facciano, insomma, tutto quello che il Comune ha la possibilità di fare ma non perdano di vista l'obiettivo: questa per liberare la città dei turisti è una prima battaglia, ma la città è fatta dai romani e i romani vanno tutelati. Ad oggi i romani pagano tasse da Norvegia, pagano immobili al mq che manco a Londra e poi hanno strade graziose ed eleganti (pensate la zona attorno a Piazza Bologna) stuprate da bancarelle che rendono difficile camminare, che trasformano le strade un luoghi brutti, che nascondono gli esercizi commerciali che, invece, pagano tasse, utenze, dipendenti e contributi. Non può più andare avanti così: occorre urgentemente un piano rigido e chiaro come è stato fatto per i camion bar, un piano che sfrutti il fatto che nel 2017 tutte le licenze scadranno. L'amministrazione deciderà di rinnovarle facendo finta di niente come hanno fatto tutte le amministrazioni precedenti o deciderà, pianificando e dunque risultando inattaccabile da eventuali impugnative, che le licenze ed i posteggi sono in sovrannumero e vanno decimati? 
Guai, e chiudiamo, ora a sedersi proprio ora sugli allori e guai, aggiungiamo, abbassare la guardia sull'area archeologica centrale: i ras dei camion bar non aspettano altro per attaccare l'amministrazione. Non aspettano altro che la presa di possesso degli abusivi. Non aspettano altro che vedere e dimostrare (lo spiega il video qua sotto e le scritte della manifestazione) che il comune non fa vendere più le bottigliette d'acqua a loro ma le fa vendere agli abusivi, non aspettano altro che vedere i venditori abusivi di souvernir, cappelli, aste, non aspettano altro che attaccare il comune sulla vergognosa storia dei risciò che stamattina non c'erano ma che rischiano di vanificare tutta l'opera di ripulitura dell'area archeologica che si suggella in questa giornata storica. E poi ci sono le macchinette elettriche del golf (non conoscete questa storia? Ne parleremo domani), le guide turistiche abusive, gli adescatori, i petulanti, quelli che sanno il modo di farti saltare la fila, quelli che portano i turisti a comprare i souvernir nel solito posto e sempre quello, i pullman a Via di San Gregorio che rendono invisibile il Palatino e tutto il resto che tutti conoscono: di-scon-ti-nui-tà feroce ci vuole.

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