Lontane
ma congiunte
perché affini.
Un impasto
di gai sorrisi e
di brevi malinconie
che piroettano abili
nei rapidi giri di giostra
del “nostro” tempo
che altro non è che
un qualcosa
a somiglianza
del filo teso
dell’equilibrista.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Inviato il 01 aprile a 21:30
Il piacere del verso e il trionfo del colore...