DUeditoriale – rigiro due dita nella piaga.

Creato il 30 luglio 2014 da Denise D'Angelilli @dueditanelcuore

C’era uno spazietto virtuale chiamato “buttermag”, che però è durato il tempo di soffiarsi il naso. Lo avevo messo su in un periodo peggiore di questo, chiamando a raccolta le persone che potevano darmi qualcosa di bello. Lo hanno fatto, ma poi è finito tutto così, come gli amori estivi, e tutto per colpa mia, che non so gestire me stessa, figuriamoci se so gestire gli altri. Fatto sta che tante persone lo leggevano e tante ancora vanno a commentare. Che posto strano l’internet. Adesso io sto qua che occupo l’ennesimo spazietto virtuale che non so quanto andrà ancora avanti, perché tante cose nella mia vita sono cambiate ma il mio spazientirmi facilmente è sempre uguale. Il lunedì scrivevo l’eDITOriale e rigiravo il dito nella piaga, raccontando in pochi caratteri quello che era successo nella settimana precedente. Adesso le dita nella piaga sono diventate due, e visto che non si può stare sempre a piangere, ecco la mia parte leggera e sbarazzina al vostro servizio. Forse con la storia dei pochi caratteri ho mentito.

- Daniela Santanchè (tutti sanno che la venero e che è la mia supereroina preferita, perché quando ti senti zero e trovi qualcuno che è meno dieci allora ti sembra di essere dieci) pare che volesse comprare L’Unità, sì, il quotidiano fondato da Gramsci e che con la Danielona nazionale (che non è quella del pubblico di uomini e donne) non ha proprio niente a che fare. Da quello che ho capito la cosa non è poi andata in porto, tant’è che L’Unità ci lascia e chiude i battenti domani. Nella mia mente perversa Danielona voleva impossessarsi de L’Unità per poi farla fallire, come le feste chic di Jep Gambardella, e pensandoci bene lo farei anche io con Libero per non leggere più i post sull’essera una mamma single di Selvaggia Lucarelli. Però ma come, Daniela, sputi la parola democrazia ventiquattro ore su ventiquattro sui divani di pelle della tua amicona Barbarella D’Urso, e poi tu dimentichi il suo significato? Io un tempo a questo giornale teoricamente di sinistra ero persino abbonata, quando la direttrice era Concita De Gregorio e quando Concita de Gregorio non infarciva pagine e pagine di minchiate sulla Germania cattivona che ha segnato sette goal contro il Brasile facendo piangere i bambini. Forse ero più giovane e quindi avevo meno pretese, forse mi sembrava l’ultima cosa di sinistra in circolazione, fatto sta che adesso chiude, dicono che l’hanno uccisa e non ho capito chi, certo dispiace che continuino a chiudere molti giornali, dispiace che qualcuno perda il lavoro e che qualcuno ci speculi sopra, ma tutto quello che penso a riguardo lo ha scritto Matteo Bordone qui —>la retorica della gravida e lo ha fatto molto meglio di me. No, non sono felice, ma stasera dormirò comunque sonni tranquilli.

- Leonardo di Caprio c’ha la panza, e le persone che si permettono di commentare negativamente questo suo periodo di svacco, forse, a casa hanno gli specchi di compensato. Non solo Di Caprio può fare tutto quello che vuole e quando e come cazzo lo vuole, ma soprattutto, è davvero mai stata una di quelle star che ci fa sbavare per il suo fisico? Qualcuna ha mai pensato “seriously, it’s like you’re photoshopped” come Emma Stone ha urlato in faccia a Ryan Gosling? Non credo. E porco giuda dopo tutte le prese per il culo che tutti abbiamo lanciato nell’internet dopo che gli hanno di nuovo fregato l’oscar da sotto il naso beh, ha tutto il diritto di mangiare tutti i panini con la nutella che vuole. Leave Leo Alone.

- Finalmente è uscito il trailer del film “cinquanta sfumature di grigio”, saga letteraria che vi vorrei solo ricordare che in quanto a vendite ha fregato Harry Potter. Ma d’altronde ci meritiamo tutto, e chi sono io per giudicare, visto che ho acquistato su itunes il disco dei Dear Jack. Trainato da una nuova, splendida, sexy e scopereccia versione di “Crazy in love” di Beyoncé – che finisce subito nella mia playlist “fare roba” insieme al disco di Sam Smith –  io non sapevo che raccontasse la storia di una giornalista o presunta tale che viene abbordata da un riccone durante un’intervista e inizia a farsi fare qualunque cosa passi a lui per la testa, sessualmente parlando. E pensare che io, che di interviste ne ho fatte trecento, al massimo ci ho guadagnato i buffet gratis, i dischi gratis o Mario Luzzato Fegiz che mi dice che sono coraggiosa a voler fare questo lavoro in questo determinato periodo storico. Chissà adesso quante ragazzine pop porno vorranno entrare a far parte di questo magico (e mal pagato) mondo, sperando di farsi farcire come dei tacchini il giorno del Ringraziamento dal bono di turno (perché questo coso Gray è bono, a quanto pare è un attore di C’era una volta ma io non l’ho mai visto perché preferisco le serie con le lesbiche in prigione, quindi non lo so). Non fatelo ragazze, andate a lavorare da Brandy e Melville, che la concorrenza è già spietata così.

- Dovete comprare il disco di Sam Smith.

-  A quanto pare ci sono ancora persone che credono che Jay-z e Beyoncé stiano ancora insieme. Io ho letto la notizia “vanno in tour insieme ma vivono in due case separate” qualcosa come un mese fa e non capisco se qui in Inghilterra – dove in effetti sono i re del Gossip e il 90% dei giornaletti sono la versione hipster di novella 2000, altro che L’Unità –  sono molto intelligenti o lì in Italia siete molto stupidi. In ogni caso dopo Chris Martin e Gwyneth Paltrow, dopo Rita Ora e Calvin Harris, possiamo tranquillamente metterci tutte l’anima in pace perché l’amore vero non esiste, quindi tanto vale darla a chiunque ce la chieda giusto per bruciare calorie in un modo più divertente del fare 150 squat.

- C’è la guerra, c’era pure prima che lo scoprissero  e iniziassero a condividere foto di bambini massacrati su Facebook le casalinghe disperate. C’è in molti altri posti del mondo, ma forse ce lo siamo già dimenticato. Questo non è il luogo adatto per affrontare l’argomento e non lo farò, ma sappiate che una foto su facebook non li salverà. Se la situazione fosse al contrario e una mia foto con la testa insanguinata finisse su un giornale Israeliano, la mia vita cambierebbe?

- I meme su Matteo Renzi hanno rotto il cazzo.

- La Pausini ha mostrato la gnagna durante un concerto e ok, gli incidenti possono capitare a tutti, io l’altro giorno sono uscita con un vestitino primaverile con la gonna a ruota per fare la pin up dei miei coglioni e poi ha iniziato a tirare un vento fortissimo e tutta Oxford Circus mi ha visto il culo. La differenza tra me e la Laurona, però, è che io portavo delle carinissime mutande di pizzo color corallo, lei, invece, niente. E allora io mi chiedo: è vero che anche io, se potessi, girerei senza biancheria intima sempre, perché le mutande ti segano l’inguine e il reggiseno ti lascia i segni, però ecco se sei di fronte a non so quante mila persone e ti devi muovere su un palco, magari, te le metti. E invece col suo outfit da Macy Gray a Sanremo, quindi in accappatoio da pugile, la Laura ha detto che ce l’ha come tutte (anche se a guardarla bene la mia mi sembra più carina della sua) e si è fatta una risata. Ne sei sicuramente uscita bene Laurona, sicuramente meglio di come ne uscirei io dopo aver ascoltato per intero un tuo disco.

- A Settembre sarò quattro giorni in Italia, e gradirei che mi portaste a mangiare una quantità di gelato artigianale al pistacchio pari a quella che potrebbe ingerire un elefante. Non voglio quel cazzo di gusto mandorlato verde fosforescente, voglio il verde muco con i pezzettini di granella. Non è una notizia che è finita sui giornali, ma secondo me è piuttosto importante e avrebbe dovuto essere almeno sulla copertina del Guardian, o in una fotogallery che ha commosso il web di Repubblica.



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