«Se un imprenditore è onesto non fa un grande business, rimani nel piccolo. Se vuoi aumentare i numeri, devi rischiare. E’ la legge del mercato. Più in alto vuoi andare, più cadaveri dovrai sorpassare ed è giusto che sia così. L’ideologia moralista della sinistra mi fa arrabbiare. Tutti dovrebbero guadagnare duemila euro al mese, tutti dovrebbero avere gli stessi diritti. Ma quando mai? Qui vince la legge del più forte. Se sei pecora, rimani a casa con duemila euro al mese. Se invece ne vuoi ventimila, devi metterti sul campo e vendere tua madre.»
Esimia Signora Terry, no. Lei spara cifre a caso. Capisco: a fare la spesa coi soldi degli altri si perde ogni cognizione di economia reale. Se tutti - no anzi: se una cospicua parte dei cittadini italiani avessero avuto da questo governo l'opportunità di avere duemila euro al mese, credo che Berlusconi godrebbe ancora di un vasto consenso, ben superiore all'attuale. Duemila euro nette al mese sono tante, cosa crede, magari fosse lo stipendio base della grande massa degli italiani, stante così le cose da un punto di vista dell'inflazione. E poi, se con duemila euro uno è pecora, uno che prende mille euro al mese come lo classificherebbe? Da quadrupe a bipede, magari implume? Sa cosa le dico? Lei ha torto marcio, e se un giorno casomai avessi la disavventura di colloquiare con una signora che mi fa un discorso simile al suo, sarei così indelicato da ribatterle: «Stia zitta, brutta stronza, vada a fare in culo lei e chi le ha inculcato un pensiero di merda del genere». Lo so, sono impulsivo, meno male che non ho mai avuto il dispiacere di parlare con gente brutta come lei. Sarà per questo che prendo mille euro al mese, sarà per questo che sono così stronzo, sarà per questo che non sono mai riuscito a vendere mia madre (però spesso la mando a quel paese).