Martins Dukurs conquista a Calgary la sua seconda Coppa del Mondo consecutiva, ma, soprattutto, diventa sempre più l'uomo dei record. Il 27enne di Riga ha ottenuto sul catino canadese il settimo successo stagionale su otto gare, striscia che si allunga a 12 trionfi nelle ultime 13 competizioni contando anche la scorsa annata ed i Mondiali di Koenigssee.
Una serie senza precedenti nel mondo dello skeleton, con il baltico che, ancora molto giovane, guida già nettamente la graduatoria degli atleti più vincenti di sempre nel massimo circuito mondiale con 16 trionfi complessivi.
L'unica gara in cui Dukurs non ha vinto (e non è salito sul podio) quest'anno è stata quella di Koenigssee (nella quale si impose il padrone di casa Frank Rommel), dove perse una possibilità forse irripetibile per collezionare il primato in tutti gli avvenimenti stagionali.
Il campione del mondo ed europeo in carica ha preceduto nella prova odierna il russo Alexander Tretiakov di 68 centesimi ed il teutonico Rommel di ben 1.40. Il fuoriclasse lettone riesce a coniugare una spinta impressionante con una capacità di sviluppare e mantenere la velocità fuori dal comune, risultando dunque ingiocabile per gli avversari.
Dukurs, archiviata la Coppa del Mondo, guarda già al prossimo obiettivo, i Mondiali di Lake Placid in programma dal 13 al 26 febbraio: “Nella prima manche non mi sono piaciuto più di tanto, mentre nella seconda ho limitato al minimo gli errori. La vittoria in classifica generale è qualcosa di incredibile, che mi rende davvero felice. Però devo guardare avanti, ho ancora una competizione da vincere quest'anno”, il commento del Cannibale dello skeleton.
Nella graduatoria complessiva il baltico ha chiuso con 1751 punti totali, precedendo Frank Rommel (1605) ed il fratello maggiore Tomass (1524), quarto a Calgary ad un solo decimo dal podio.
Quinta piazza e miglior risultato stagionale per il 26enne americano John Daly, che su questo stesso budello aveva ottenuto un primo ed un secondo posto nello scorso fine settimana nelle prove di Intercontinental Cup.
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Federico Militello
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