Duncan Weir
Edimburgo – “Ci è stata data l’occasione di riscattare la brutta prestazione contro l’Inghilterra, giocando sabato a Roma – dove dovrebbe esserci sole e clima mite – e vogliamo sfruttarla al massimo“.
Duncan Weir non si nasconde e nonostante la giovane età e i 10 caps conquistati, parla con la consapevolezza di chi sa riconoscere un momento decisivo. Come tutti i suoi compagni di squadra, nel post-partita della Calcutta Cup non ha cercato scuse e ha ammesso tutti gli errori commessi e adesso sa che sabato a Roma (dove non è mai stato) la Scozia dovrà fare di tutto per vincere.
“Abbiamo rivisto la gara di sabato e analizzato gli errori che abbiamo commesso. Ma non è stato fatto in chiave ‘negativa’, ma per capire dove abbiamo sbagliato e non metterci nelle stesse condizioni. Abbiamo discusso di quello, ma per ‘buttare fuori’ tutto e ripartire“.
“Nel primo tempo contro l’Irlanda abbiamo giocato abbastanza bene; dobbiamo essere più cinici in fase offensiva, mettere in pratica il nostro game-plan e sistemare l’esecuzione delle fasi statiche. Sappiamo anche che dovremo agire più come squadra, darci una mano tutti insieme per migliorare e rimanere uniti tra i reparti. Contro l’Inghilterra abbiamo calciato troppo, non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco“.
“Greig Laidlaw è un grandissimo giocatore, che ha un talento nel tenere uniti i reparti e svolge al meglio il suo ruolo. E’ un vero leader, in campo e fuori ed è molto facile giocare con lui in mediana“.
“Giocare apertura non è facile; devi essere in grado di coordinarti col mediano di mischia, gestire i movimenti degli avanti – cui devi chiedere di sacrificarsi, ma cercando di alleggerire la pressione dosando i calci – e al contempo dialogare coi trequarti, per creare lo spazio giusto in cui si devono infilare. Devi prendere molte decisioni. Onestamente, mi sento sempre meglio in questo ruolo e sento che la fiducia nei miei mezzi sta crescendo“.
“Fisicamente stavo bene anche sabato, nonostante abbiamo avuto solo sei giorni per recuperare dalla gara di Dublino“, continua Duncan, tornando ancora sull’ultima gara, forse anche per esorcizzare definitivamente i fantasmi dell’Auld Enemy. “Abbiamo letto quello che la stampa ha scritto, e anche quello che i nostri tifosi hanno detto. Abbiamo avuto la settimana libera per prenderci un momento di pausa, tornare in famiglia, stare con gli amici, dimenticare tutto il brutto dell’ultimo match.
Dopo ogni sconfitta si sta male, ma quella contro l’Inghilterra ha lasciato davvero un brutto sapore ed è stato inevitabile passare un po’ di tempo lontano dal rugby.
Back to basics, tornare alla vita normale, portare in giro il cane, stare con gli amici. Macerarsi nel dispiacere e nei brutti pensieri non serve e fa solo del male“.
In chiusura, un pensiero positivo perché comunque la partita contro l’Italia è ancora tutta da giocare: “Dobbiamo essere ‘a wee bit more positive’ per la prossima gara. Possiamo fare bene“.