David Lynch è uno dei più grandi registi moderni, Alejandro Jodorowsky pure. Uno ha realizzato Dune, l'altro pure. Eppure se fate una rapida ricerca su IMDb non trovate nota della versione di quest'ultimo. E però questo addebito non è un mio grossolano errore perché nella testa dell'artista messicano quel film è stato girato dalla prima all'ultima inquadratura. Pazienza se non abbiamo nessun centimetro di pellicola impressionata quando in compenso possiamo consolarci con l'appassionata narrazione di come quell'incredibile progetto si arenò a un passo dalla sua realizzazione a causa dei mancati finanziamenti delle major.
A raccontare il più ambizioso desiderio cinefilo frustrato è Frank Pavich nel documentario Jodorowsky's Dune del 2013. Dopo il successo de El Topo e soprattutto quello de La montagna sacra Alejandro Jodorowsky, assurto alla fama internazionale, scelse nei primi anni Settanta di direzionare le proprie energie creative nella stesura dello script di Dune, celeberrimo esordio del ciclo omonimo di fantascienza dello scrittore Frank Herbert. Ma ci vorranno ben dieci anni in più, diversi cambi in corsa di registi e innumerevoli traversie produttive perché questa trasposizione possa vedere la luce dei grandi schermi. Dune uscì effettivamente nei cinema di tutto il mondo nel 1984 sotto la regia di David Lynch, reduce dal successo di The Elephant Man. Era il periodo in cui l'autore americano contaminava il suo talento con Hollywood cedendo al fascino del Capitale (fortunatamente per noi da allora in poi ha preso a dedicarsi solo a progetti che lo interessavano artisticamente regalandoci i pochi ma pregni capolavori della sua filmografia).
Dietro l'operazione stava infatti la strabordante mano produttiva di Dino De Laurentiis e della figlia Raffaella che, come da consolidata prassi familiare, intervennero pesantemente durante e dopo la lavorazione dell'opera. Lynch aveva cercato di resistere alle pressioni curando da solo la sceneggiatura per, pur non avendo il director's cut, connotare così inequivocabilmente la cifra del film. Il romanzo omonimo di Frank Herbert benché fosse stato campione di vendite e avesse influenzato generazioni di appassionati di fantascienza (alcuni incidentalmente responsabili dei più grandi blockbuster della storia come la sacra triade Lucas-Spielberg-Cameron!) si era creato non a torto la fama di essere infilmabile.