Dunque come sarà

Primo Denaro (1928) di Cagnaccio di San Pietro

Dunque come sarà il tuo amante
occasionale? Un corpo vegetale?
Cannoni, rumbe taffetà e macumbe
sono il decoro del rubato incontro?
E il nostro, sarà scontro, dopo?
Che gusto, impicciare il filo
alla matassa! Scuoter la propria
e altrui carcassa è gesto vano,
sovente nauseabondo. Eppure
necessario. Soltanto il commissario
d’anime belle non lo può capire.
Qui non si tratta di capire,
si tratta di occupare. Lo spazio
e il tempo che ruota attorno
al vuoto. Ecco ti manca poco.
Più o meno come a me, solo
con questo scemenzaio
che mi riporta a te.

Franco Marcoaldi, A mosca cieca, Torino, Einaudi, 1992, p. 9