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DURACEL - Nati Negli Anni 80

Da Kallo
DURACEL - Nati Negli Anni 80 Dopo aver vissuto anni di splendore e di grande talento,il punk rock in italiano sta galleggiando sulla sottile linea che delimita la vita e la morte,tenuto in piedi solo per dovere di cronaca da alcune bands che continuano a riciclarsi (mi viene da aggiungere anche male) e altre che non riescono a trovare originalità,copiando per filo e per segno quello che reputano il meglio (ma esisterà davvero questo meglio?!).
I Duracel sono sulla strada da poco meno di dieci anni e hanno iniziato a fare le cose sul serio da quasi subito,facendo intravedere fin dal primo album che di stoffa ne avevano parecchia,evidenziandosi per la personalità e per la bravura nello scrivere,arrangiare e suonare i propri pezzi.Cose che al giorno d'oggi vengono considerate quasi un peccato da chi sta nella scena,ovvero coloro che si sono eletti a paladini del punk rock e che dall'alto del loro potere criticano chiunque esce con un disco prodotto in maniera professionale,perchè nella loro mente il genere deve essere registrato in cantina da un amico improvvisatosi "fonico per un giorno" (ma prima o poi si ascolteranno per bene i Sex Pistols o i Ramones e capiranno che gia all'epoca il punk rock era fatto e prodotto in un certo modo).
"Nati negli anni 80" è il disco che fa salire la band veneta di due gradini rispetto al disco precedente,che gia era di buon livello,ma a cui mancavano un pizzico di personalità e originalità.Due cose che aggiunte alla ormai raggiunta maturità del gruppo,fanno fare a questo album il definitivo salto di qualità,ponendo i Duracel nella "scomoda" posizione di gruppo di punta del punk rock italiano.
Dodici brani per poco piu di trenta minuti di pop punk,cattivo e potente quando serve,dolce e in un certo senso malinconico quando lo richiede.Quello che non manca mai,e che da anni è il marchio di fabbrica del quartetto veneziano,è la fottuta (passatemi la volgarità) bravura nell'essere melodici e azzeccare sempre il ritornello godereccio,l'assolo messo al punto giusto e il bridge che ti spiazza e ti fa innamorare da solo del pezzo.
Per non farsi mancare niente,c'è anche la voglia di sperimentare qualche suono diverso rispetto al passato,dalle chitarre (sempre molto ben presenti) un po' meno distorte alla voce un po' piu "importante" e carica di responsabilità,nel raccontare storie in cui il sottoscritto e una certa generazione si ritrova in ogni virgola e punto esclamativo.
I testi hanno sempre svolto un certo lavoro nei brani dei Duracel (a differenza delle band a cui facevo riferimento all'inizio),mai banali,sempre alla ricerca di "dire qualcosa",di smuovere situazioni,di raccontare le difficoltà e le problematiche giovanili,con un occhio al passato e alle speranze del futuro.In "Nati negli anni 80" trovo anche un po' di nostalgia e rimpianti,verso un mondo e una scena che è stata castrata e riproposta ad uso e consumo dei piu furbi.Immancabili le storie di amori passati e presenti,visti sempre con estrema lucidità e romanticismo.
Un disco fantastico,preludio di quello che sarà la consacrazione.
Ma per il momento me lo godo e me lo ascolto con infinito piacere,alla faccia di una generazione di punk rockers che non si merita certe perle.


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