Quando si avvicinano i periodi di ferie si ricorda ed insiste giustamente di non abbandonare gli animali e di non farli soffrire…
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In questo periodo anche le nazioni più ricche ed industrializzate del pianeta sono costrette a varare programmi drastici e dolorosi per ridurre le spese ed affrontare la crisi mondiale; molte nazioni, anche tra le più industrializzate, rischiano addirittura il fallimento!.
Le fasce di povertà, di disoccupazione o insufficiente/mala occupazione e di disagio sociale sono molto diffuse persino nei paesi più avanzati, e spesso sono in forte crescita.
Gli organismi umanitari internazionali ci informano che ogni dieci secondi circa muore di fame un bambino, che quasi un miliardo di persone è ai limiti della sussistenza o muore di malnutrizione e malattie collegate ad essa.
Di fronte a tutto questo sarebbe opportuno dedicare almeno la stessa insistenza, la stessa determinazione e la stessa convinzione di quelle adottate per la marea nera o, almeno, dell’attenzione all’abbandono degli animali (tante persone, specialmente anziane, sono lasciate sole).
“Naturalmente” in Italia le emergenze più gravi ed urgenti sono le intercettazioni (al premier e ai suoi fidi..)!
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