Pare che io abbia la "prodondità di un cucchiaino". Il che non è detto non sia vero, ma proviene da una testa di fricassea che non sa niente di me nè delle altre cose del mondo.
L'ingrato insulto è seguito a un mio commento su una citazione tratta da un libro.
Mi diverte troppo questa cosa che credo continuerò a imbastire spiegazioni sul perchè ho criticato la citazione da loro tanto amata, finchè non si piegheranno sulle loro gambette e non realizzerannno senza ombra di dubbio che loro non sono profonde come credevano, ma che illimitatamente profonda è la loro stupidità, quella sì.
Ma forse sono così stupide che non capiranno mai quanto sono stupide e continueranno a sentirsi solo estremamente e incomprensibilmente - per i normali- profonde.
Nessuno potrà dirmi che comuqnue, non ci abbia provato io, a metterle di fronteal la dura realtà...