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Dust - Hard Attack (US Hard Rock)

Creato il 06 gennaio 2014 da 79deadman @79deadman
Dust - Hard Attack (US Hard Rock)Artista: DustAlbum: Hard AttackAnno: 1972Label: Kamasutra  (KSBS 2059)
Kenny Aaronson: bass, guitar, dobroMarc Bell: drums, vocalsRichie Wise: guitar, vocals
A1 Pull Away/So Many Times   4:59   A2 Walk In The Soft Rain   4:18   A3 Thusly Spoken   4:18   A4  Learning To Die   6:20   B1 All In All   4:03   B2 I Been Thinkin   2:14   B3 Ivory   2:38   B4 How Many Horses   4:18   B5 Suicide   4:53   B6  Entrance   0:19
Chi avrebbe mai detto che il versatile batterista “progressivo” che suona su quest’album avrebbe poi passato 20 anni di onorata carriera a pestare uno dei più monolitici 4/4 del rock arrabbiato.Ma con Marc Bell là dietro, la coppia Aaronson & Wise può certo sbizzarrirsi ad accumulare riff su riff, prediligendo partenze acustiche e neoclassiche che sfociano nella tempesta di sabbia elettrica di turno. Certo, a dispetto del titolo, si svilisce un pochino quella carica teppistica da marciapiede del primo album: quando il terzetto si rende conto di essere oliato e tecnicamente ottimo, l’asticella si alza un po’. Più eclettismo di quanto possa piacere ai fan massimalisti dell’Heavy Rock stile Sir Lord Baltimore, qualche ballad intrusa, un paio di sospiri country-sudisti che passano senza danni. Ma ci sono poi sempre Learning to Die, Ivory e Suicide un terzetto che già dai titoli assicura spasso in quel di Zombieland, quartiere Pink Fairies o primi (ma primissimi…) Motorhead.Dieci brani in tutto, foga controllata ma imponente, una certa tendenza alla cupezza e alla meditazione (Pull Away/So Many Times), interplay notevole, anche una linea di canto non disprezzabile.Poca vera personalità, nessun singolo spacca culo, una scaletta che sta un po’ a metà del guado tra Rock Duro, Rock Prog e Rockebbasta. Ma un fottio di subliminalissime vibrazioni di puro underground che sono uno spasso per fare gli alternativi.Album che, come il primo, deve parte della fama alla copertina, questa volta uno splendido affresco tolkieniano di Frank Frazetta, pronto ai futuri fasti dei Molly Hatchet.
Un buon album, seppure qua e là un po’ anonimo, ciò non di meno un piccolo classico del collezionismo “di genere” che si può avere con qualche decina di euro (non più di 45-50 per una ottima copia originale).
Scarse le ristampe in CD, tra cui spicca la versione abbinata all’album di esordio, reperibile usata per 7 – 8 euro. Quasi più numerose le possibilità in vinile (moderno), pur essendo il gruppo documentato anche in digitale su Spotify, Google Play e Amazon con prezzi in verità non troppo economici (10 euro per avere gli mp3).
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