Dùttile
Dal latino ductĭlis, derivato di ducĕre ‘condurre’, participio passato ductus.
Aggettivo.
1. Di materiale che può subire, sotto l’azione di forze di trazione, deformazioni plastiche rilevanti in modo da poter essere ridotto con facilità in fili o anche in fogli sottili. Sono metalli duttili ad esempio il rame, lo stagno, lo zinco, il platino, l’oro e l’argento.
2. (figurato) Arrendevole, malleabile: carattere duttile.
Mente duttile: che apprende con facilità, che può applicarsi a studi diversi.
Può essere usato in senso più concreto, solo scherzoso o ironico: verso lei Piega il duttile collo (Parini).
Una (parola) giapponese a Roma
Douillette [du’jet]
Voce francese, femminile di douillet ‘morbido’, dal latino ductilis ‘duttile’.
Sostantivo femminile.
Nell’abbigliamento femminile, mantellina di lana morbida, sorta di liseuse.
Il Mozambico, stato dell’Africa sud orientale, sembra che abbia preso il proprio nome da un antico dominatore arabo, lo sceicco Mussa Ben Mbiki.
Trentesimo libro, quarto indizio
E siamo al lungo epilogo: l’amico lascia il gruppo perché ha trovato un lavoro, la moglie vorrebbe approfittarne per ritornare col marito mandando via la giovane, se ne va invece il consorte, per non vedere più l’amata; nel frattempo la moglie si accorge di aspettare un figlio dal marito. Nasce il bambino, il marito torna a casa dalle due donne, torna anche l’amico, a cui il marito aveva chiesto di convincere la moglie che tutto era finito, che lei avrebbe dovuto rompere il matrimonio. Non molto tempo dopo il marito e la giovane si dichiarano apertamente.