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D.W.N.H. Dumb Web Nazi Hunters

Creato il 20 ottobre 2014 da Elgraeco @HellGraeco

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Testo originale e italiano.

– Kate Bush, Heads we’re dancing (The Sensual World 1989).

Heads we’re dancing è probabilmente il pezzo più *perturbante* (cit. Hell) della sua carriera – e di roba strana Kate ne ha fatta – perciò ogni tanto mi domando: ma come le sarà venuto in mente? Beh, Wikipedia riporta la seguente versione.

One of the quirkiest tracks on the album, touched by Bush’s black humour, is “Heads We’re Dancing”, about a woman who dances all night with a charming stranger only to discover in the morning that he is Adolf Hitler. The title track drew its inspiration from James Joyce’s novel Ulysses.

Trad.

Uno dei brani più peculiari dell’album, toccato dall’umorismo nero di Bush, è “Heads we’re dancing”, parla di una donna che balla tutta la notte con uno sconosciuto affascinante solo per scoprire la mattina dopo che è Adolf Hitler. La title track traeva la sua ispirazione dal romanzo di James Joyce, Ulisse.

Ok – mi dico – interessante. Mai letto Ulisse (né Joyce, se è per questo) perciò per quanto ne so può essere, ma poi trovo un riferimento a questo articolo.

Years ago this friend of mine went to a dinner and spent the whole evening chatting to this fascinating guy, incredibly charming, witty, well-read, but never found out his name. The next day he asked someone else who’d been there who it was. “Oh, didn’t you know? That’s Oppenheimer, the man who invented the atomic bomb”. My friend was horrified because he thought he should have given the guy hell, attacked him, he didn’t know what.

But the point was one moment this person is charming, then when you find out who he is, he’s completely different. So I thought: Who’s the worst person you could possibly meet in those circumstances? Hitler! And the story developed. A woman at a dance before the war and this guy comes up to her tossing a coin with this cocky chat-up line. Heads we’re dancing. She doesn’t recognise him until she sees his face in the paper later on and then she’s devastated. She thinks that if she’d known she might have been able to get him and change the course of history. But he was a person who fooled a tremendous number of people and I don’t think they can be blamed. It worries me a bit that this song could be received wrongly, though.

Trad.

Anni fa questo mio amico andò a una cena e trascorse tutta la serata chiacchierando con questo tizio incredibilmente affascinante, spiritoso, colto, ma non scoprì mai il suo nome. Il giorno dopo chiese a qualcuno che era stato lì chi fosse. « Oh , non lo sapevi? È Oppenheimer, l’uomo che ha inventato la bomba atomica». Il mio amico era orripilato perché pensava che avrebbe dovuto fargli passare un inferno, attaccarlo, qualcosa del genere.

Ma il punto è che un momento prima questa persona è affascinante, poi quando si scopre chi sia, è completamente diverso. Così ho pensato: Chi è la persona peggiore che si possa incontrare in quelle circostanze? Hitler! E la storia si sviluppò. Una donna è a un ballo prima della guerra e questo ragazzo si avvicina a lei lanciando una moneta con questa battuta arrogante. Testa, balliamo. Lei non lo riconosce fino a quando vede il suo volto nella giornale più tardi e poi è devastata. Pensa che se avesse saputo sarebbe stato in grado di fermarlo e cambiare il corso della storia. Ma era una persona che ha ingannato un numero enorme di persone e non credo che possano essere biasimati. Mi preoccupa un po’ che questa canzone possa essere fraintesa.

magazine, November 1989.

Oh Wiki wiki wiki… you silly bitch.

Però non è tutto qui. Riascoltare questo pezzo oggi mi ha anche spinto a un collegamento mentale con Giampietro Belotti, il nazista dell’Illinois (come è diventato ormai noto online e in particolare su Facebook). Ora, nel 1989 avevo 16 anni e il mio inglese era pressoché inesistente, perciò non sono stato “turbato” da Heads we’re dancing né mi sono premurato di informarmi se poi Kate avesse ricevuto le grane che temeva per la faccenda. Oggi invece siamo tutti collegati come scimmie che si scambiano banane via fibra ottica (i più fortunati, noi altri invece siamo rimasti con lo spago tra due bicchieri di carta), inoltre abbiamo una cultura o una subcultura (come vi pare) pop che ci unisce con citazioni, riferimenti visivi e quant’altro. Eppure. Eppure Belotti è stato frainteso e proprio questo fraintendimento ne ha decretato l’effimera (perché sappiamo quanto sia volubile il Web) ma innegabile fama digitale. Se non fosse successo, il suo sarebbe comunque stato un brillante atto di protesta, avrebbe svolto squisitamente la sua funzione ma la cassa di risonanza sarebbe stata più debole. In qualche modo, l’ignoranza di alcuni ha premiato il suo sforzo.

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le-dictateur-affiche_130127_3336Ragionando su queste cose mi sono domandato: qualcuno ha preso il polso della satira di recente? O della capacità di ragionare in genere. Di fronte a certi temi o simboli esiste sicuramente un cartello che dice “inchioda senza rallentare”, infatti un sacco di gente ci si cappotta sopra. Io faccio una cosa buffa: contestualizzo. Qual è il tema? Qual è l’intento? Chi è la persona che mi sta di fronte? Non credo proprio che Kate Bush sia nazista né che i Nazisti dell’Illinois facciano le sentinelle in piedi a Bergamo. Se pensassi qualcosa del genere avrei urgente bisogno di terapia (o di informarmi sulle scie chimiche, per restare in zona TSO), invece ragionare è una simpatica attività che porta via poco tempo e risparmia gargantuesche figure di merda.

P.S. Non è che Oppenheimer avesse fatto i salti di gioia nel vedere i suoi studi prendere quella strada, perciò l’amico di Kate si è evitato IMHO un attacco/flame moralista, attività ricorrente in rete dove sono tutti giaguari sui post degli altri.


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