Andrea Cavaletto, però, dimostra almeno amore e conoscenza del personaggio, andando a citare numeri passati (il n° 5 Gli Uccisori, sempre disegnato dal Dell’Uomo), recuperando alcuni personaggi (Norma Kelley, apparsa nel n°225 che qui fa una breve comparsata), ma soprattutto alcune atmosfere a metà tra l’orrorifico e l’angosciante, con capatine nel puro splatter, utili a rinverdire i fasti di una volta. Una prima parte un po’ lenta e il finale didascalico rovinano i piani del bravo sceneggiatore, a cui però va dato l’onore delle armi e che speriamo possa essere parte integrante del progetto fase 2 di Dylan Dog, vista la sua esperienza sul genere horror. I disegni di Luca Dell’Uomo, ritornato da un annetto e mezzo in pianta stabile sul personaggio, sono altalenanti, alcune tavole sono costruite bene, altre sono un po’ confusionarie, soprattutto nelle inquadrature. Nonostante ciò è una prova tutto sommato da promuovere, visto che il suo stile plastico è sicuramente in linea con la testata.
Da sottolineare anche alcuni inside joke suoi e del copertinista Angelo Stano: se Dell’Uomo inserisce Skin degli Skunk Anansie all’interno delle tavole, Stano disegna in copertina se stesso, Recchioni e la Barbato. Divertenti giochini che hanno scatenato polemiche inutili e fuori luogo. Ma il vecchio e giusto adagio recita: “bene o male, purché se ne parli”.
Abbiamo parlato di:
Dylan Dog #327 – I Sonnambuli
Andrea Cavaletto, Luca Dell’Uomo
Sergio Bonelli Editore, dicembre 2013
98 pagine, brossurato, bianco e nero - 2,90 €
ISBN: 977112158000930327
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