Tralasciando le copertine dal gusto sempre più pop e al passo coi tempi, che dimostrano che Angelo Stano ha già operato il suo rinnovamento, con un concept che stavolta ammicca al recente Django Unchained, nell’albo la fanno da padroni il grottesco, lo humour, la forte componente investigativa, che occupa la totalità del volume, e il ritorno di un po’ di sano splatter.
La storia è molto stereotipata, già vista in episodi come “Inferni”1 e non propone nulla di realmente nuovo al lettore.
Tuttavia, grazie all’esperienza del veterano Giovanni Di Gregorio, il ritmo narrativo risulta fluido e coinvolgente. Un albo che per tematiche, con un inferno visto come opprimente e farraginosa burocrazia di anime che passano l’eternità a sbrigare pratiche, rievoca scenari di Kafkiana memoria, “Il processo” su tutti.
I disegni di Daniele Bigliardo sono promossi: funzionali al racconto nell’inserimento di scene crude e personaggi surreali.
Il finale, come spesso accade sul mensile, non regge le aspettative che la curiosità dell’ottima narrazione aveva costruito; un albo dunque molto piacevole alla lettura ma che pecca di fantasia.
Abbiamo parlato di:
Dylan Dog #334 – La paga dell’inferno
Giovanni Di Gregorio, Daniele Bigliardo
Sergio Bonelli Editore – giugno 2014
98 pagine, brossurato, bianco e nero – € 3,20
ISBN: 977112158000940334
Bozzetti preparatori di Daniele Bigliardo