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Dylan dog il film

Creato il 06 dicembre 2015 da Cobain86
Dylan-Dog-il-film

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Cari amici non respiranti! Come potevo io, piccolo uomo e modesto lettore di un centinaio di numeri del celebre fumetto, esimermi dalla visione della tanto incensata pellicola sull’indagatore dell’incubo di Craven Road? Domenica pomeriggio armato del mio bicchiere medio di popcorn sono partito con i miei amici diretti allo Space city: ecco l’esito della visione, buona lettura amici dylaniati!

La trama
Dylan decide di smettere e così basta inseguire incubi: si dedica alla tranquilla attività di indagatore privato su corna e misfatti matrimoniali, seguito dall’assistente Marcus.
Una bella cliente e lo spargimento di sangue lo riporteranno a vestire giacca nera e camicia rossa e ad investigare licantropi, vampiri e quant’altro, sempre assistito dal suo fedele maggiolone, dal rifiuto per la tecnologia, dal galeone e dal clarinetto, dal Right! e dal Giuda ballerino!. Si cerca il sangue di una creatura mostrousa che, se iniettato in una persona non morta (come un vampiro), può ritornare in vita e asservire il suo padrone, anche distruggendo tutto quello incontra, se necessario.
Dylan ovviamente deve impedire tutto ciò, portare a casa la pelle e convivere con il suo assistente zombie, nell’attesa dei due prossimi film che dovrebbero girare per concludere la trilogia.

Il giudizio dell’accanito lettore
A dispetto della controparte in bianco e nero su carta stampata qui mancano sia Groucho che Bloch: Groucho lo vediamo in una foto tra i ricordi di Dylan all’inizio del film, non ci è dato sapere che fine abbia fatto. Forse è morto nella sparatoria avuta da Dylan tempo fa verso i non morti a causa della morte improvvisa della propria ragazza (episodio citato nel film e non rintracciabile nella serie), considerando la fedeltà che li lega è l’unico motivo plausibile.

Dylan comunque mantiene i suoi tratti classici, l’ironia placata e le sue abitudini tradizionali, il quinto senso e mezzo e l’arguzia, nonchè il gusto per donne bellissime ma quasi sempre fatali. Gli elementi distintivi del fumetto li troviamo tutti, a parte i due celebri assenti, con due new entry: un esperto latinista di nome Bonelli (l’editore di Dylan, ndr) e un uomo congelato che detiene la croce con il sangue della creatura, che casualmente si chiama Sclavi (il creatore di Dylan, ndr).

L’animo delle avventure dylaniate dell’Old boy è rimasto inalterato e cristallino, per cui divertimento e qualche fugace risata non mancherà ai lettori più smaliziati, che rivivranno sul grande schermo un’avventura con l’indagatore dell’incubo più popolare della storia del fumetto. Buona la colonna sonora, divertenti gli effetti speciali e sparatoie che non finiscono nello splatter, evitando così spargimenti di sangue che servono ben poco allo sviluppo della storia.

La scelta di Dylan, per ammissione dello stesso regista, è stata volutamente un po’ diversa dal fumetto per non creare un’identificazione 1:1 e mi è sembrata indovinata: il fisico, la statura e le movenze lo ricordano senza scimmiottarlo. La storia, sempre per scelta dell’allegro regista, si pone in un binario parallelo al fumetto senza incontrarlo mai, per cui sono state evitate citazioni e/o remake di storie già viste sui vari albi mensili.

La pagellina

Considerando che questo è stato uno dei pochi film di cui non mi importava minimamente chi era il regista perchè, appunto, volevo vedere cosa avevano osato fare con la licenza ufficiale del nome Dylan Dog sono soddisfatto. Non è una fotocopia spudorata ma riesce ad avere un suo perchè come pellicola, non è eccessivo nè volgare, non tenta di emulare lo splatter dei primi anni, cita disinvoltamente licantropi, zombie e vampiri e li inserisce naturalmente a New Orleans con il nostro eroe.

Da vedere per i fan che amano Dylan per cogliere le piccole sfumature e citazioni presenti nel film, per i neofiti ottimo perchè permette di conoscerlo in modo indipendente dal fumetto, per gli indecisi perchè alla fine c’è una storia d’amore movimentata tra respiranti e non, e questo mi sembra un incentivo più che valido.

Musiche in tema e indovinate, attori credibili, bella storia: 8/10, aspettiamo i prossimi capitoli.

Marco


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