Dylan Dog - Vittima degli Eventi | Streaming & Recensione

Creato il 03 novembre 2014 da Xab @Xabaras89
Dylan " Ti sembro un personaggio di Conan Doyle? "
Groucho "Almeno Sherlock Holmes ESISTE per la storia del cinema! "
È passato più di un anno da quando incoraggiavo chiunque conoscessi a finanziare questo progetto.
In mezzo c'è poi stato il nuovo corso fumettistico di Dylan (vedi il recente pensionamento dell'ispettore Bloch) e tante varie cose sparse, ma alla fine ci siamo...eccoci qua, se non l'avete ancora visto, prendete pure i popcorn

Film o Episodio Pilota ?

Per tempi (50 minuti), struttura e stile parliamo di quella che a tutti gli effetti potrebbe sembrare la puntata pilota di una Serie Tv, piuttosto che di un vero e proprio film
Scelta dettata certamente da ragioni economiche e pratiche, chiaro, ma secondo me anche splendidamente funzionale al contesto:
un albo di Dylan Dog è abbastanza breve ed auto-conclusivo, quindi la forma del moderno serial (più lungo del vecchio telefilm, ma sempre molto più corto di un prodotto cinematografico) rappresenta l'incarnazione ideale per le avventure dell'Indagatore dell'Incubo

Recensire Vittima degli Eventi

Siccome nel mio piccolo sono pur sempre un finanziatore di questo progetto, mi è un po' difficile risultare imparziale

Cose da raccontare ai nipotini: "Il giorno che finanziammo il VERO film di DyD"

E lo sarebbe in ogni caso, visto che parliamo di un prodotto crowfondato da fan per i fan...ma, come ebbi modo di dire in un vecchio post sul budget zero, il modo migliore per riconoscere la qualità di certe prove "amatoriali" è quello di valutarle dimenticandosi che lo sono.
Perché ecco, guardando Vittima degli Eventi io di trovarmi di fronte ad un "fanmade" me lo sono QUASI dimenticato.
E si, c'è un quasi.

Commentini ad personam

Dylan: 
abbastanza ok d'aspetto ma davvero... troppo intrinsecamente romanaccio, c'è poco da fare. Una dizione e un doppiaggio nello stile di Roberto Pedicini (voce di Kevin Spacey, del grande Rupert Everett in Dellamorte Dellamore), per chi scrive il doppiatore PERFETTO per Dylan Dog, secondo me avrebbero fatto guadagnare un sacco di punti al film
Chiaro, sossoldi, ma rimembrando Metal Gear Solid Philanthropy (fanmade italiano del 2009, ne parlavo un po' sempre qui) e alla differenza che ha giocato il doppiaggio in quel contesto, ecco io un pensierino ce lo avrei fatto
Purtroppo, obbiettivamente, credo che Valerio Di Benedetto sia un po' il punto debole del film (del resto il suo era anche il compito più gravoso)
Groucho:  
Ecco, Luca Vecchi l'ho trovato invece PERFETTO, straordinario. Tanto bravo che secondo me ruba la scena al protagonista ogni volta che appare: nemmeno l'autentico Groucho Marx avrebbe potuto rendere meglio il Groucho dylandoghiano
Bloch: 
Un Alessandro Haber forse un po' troppo bonario e un pelo carente di quel disilluso e divertito cinismo della controparte fumettistica, ma penso giochi molto anche l'essere una versione "genuinamente italiana" del nostro. Infatti un pochino il celeberrimo old boy mi ha fatto sorridere visto il contesto romano, ma vabbè
Madame Trelkowksy:  
Milena Vukotic sopperisce egregiamente il suo essere un po' giovanile per il ruolo con un'ottima interpretazione
Hamlin:  
Massimo Bonetti è anche lui praticamente perfetto, e questo nonostante partisse facilitato dal fatto che il negoziante di Safarà è ben noto soltanto ai fan più accaniti di Dylan
Adele:  
Sara Lazzaro fa suo il personaggio della bella cliente dell'Indagatore dell'Incubo, e lo fa davvero bene.
Non dovendosi confrontare con il cartaceo ha avuto un bel vantaggio, però una sua eventuale interpretazione scialba avrebbe fatto crollare il progetto come un castello di carta: per fortuna, non è andata assolutamente così
Sceneggiatura: 
Riecco Luca Vecchi, che ha sfornato una storia perfettamente in linea con lo stile di Dylan Dog...e basta ecco, ma non era il caso di pretendere di più, anzi:
forse è pure troppo complessa, si fosse tenuta su binari più semplici il film ne avrebbe guadagnato qualcosa in più. Assolutamente niente male, comunque, e anzi non sono pochi gli albi che potrebbero sfigurare al suo confronto
Fotografia: 
bellissima, luci e colori sono messi in risalto in un modo che nelle produzioni Italiane oramai sembrava impossibile nei contesti horror/thriller, Matteo Bruno / Cane Secco ne sa davvero un sacco
Colonna Sonora: 
10 più a Helio Di Nardo e Francesco Catitti: assieme alla fotografia il punto eccelso di questa produzione
Regia: 
Nel complesso molto bene, forse un Castel Sant'Angelo a volte fin troppo sparaflashante con dei frame da messaggio subliminale...ma è proprio a voler essere cattivi eh, di base non si può non pormuoverla   

Concludendo

Roma è un setting fantastico, il film è una grandissima prova di fedeltà e amore per il personaggio ed in generale un prodotto qualitativamente eccellente...che però, trovo importante specificarlo, con qualche accorgimento in più avrebbe potuto "bucare" il tutubbo addirittura meglio, almeno per il sottoscritto (che ha comunque tutti i motivi per ritenersi soddisfatto)

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