Roma 11 dicembre 2013
La mie lacrime sono come un quieto turbine
di petali da una certa magica rosa;
e tutto il mio dolore fluisce dalla fessura
di nevi e cieli dimenticati.
Penso che se toccassi la terra,
si sbriciolerebbe,
è così triste e bella,
così trepidamente simile a un sogno.
Poeta gallese, Dylan Thomas nasce a Swansea nel 1914.
Pubblica la sua prima raccolta nel 1934, Diciotto poesie, con la quale ottiene un immediato riscontro di pubblico.
Questa prima prova poetica, nella potente visionarietà e nel linguaggio ricco di suggestioni metaforiche, rivela il profondo legame di Thomas con le tradizioni culturali celtiche intrise di magia e mistero.
Dal 1945 inizia la sua collaborazione con il Terzo Programma radiofonico della BBC, presso il quale ottiene un grande successo personale con la lettura dei suoi testi.
Nel 1950 viene invitato negli Stati Uniti per un ciclo di conferenze e letture.
Due anni dopo è di nuovo a New York per discutere con Stravinskij sulla stesura di un libretto d’opera, ma viene colpito da un attacco di delirium tremens e muore all’età di trentanove anni a New York.
Oltre alle poesia giovanili citate, sono interessanti le raccolte Venticinque poesie, La mappa dell’amore, Morti e ingressi, in cui elementi visionari si intrecciano ai temi della sessualità, della morte e della religione.
Il divertente libro di racconti autobiografici Ritratto dell’artista da cucciolo è tra le migliori opere di narrativa di Dylan Thomas.
Di seguito quattro incipit di poesie dal tema Disperazione dell’essere :
Orecchi nelle piccole torri sentono
mani raspare alla porta
occhi negli abbaini vedono
le dita alle serrature.
Devo aprire o restare
solo fino al giorno della mia morte
non visto da occhi stranieri…
Troppo fiero per morire, avvilito e cieco morì
nella maniera più oscura, senza prendere commiato,
un freddo, gentile uomo, coraggioso nel suo bruciante orgoglio…
Sopraffatto dal sole, con una mente lacerata
mi soffermo sotto il confessionale di nuvole…
In me dieci paradossi compongono una verità…
A domani
Lié Larousse