Come può mancare una cometa a Natale? Ha viaggiato quasi 10.000 anni per giungere a noi proprio nei giorni intorno al 25 dicembre. Sarà visibile a Nord Est con un buon binocolo e in cieli a basso inquinamento luminoso.
di Caterina BoccatoIn questa bellissima immagine ripresa il 7 dicembre, all’alba, dagli astronomi dell’INAF di Asiago (Padova), si può ammirare la Lovejoy in tutto il suo splendore. Per ottenerla l’autore, Paolo Ochner, ha effettuato, con il telescopio Schmidt 67/92 di Cima Ekar, una posa di 820 secondi con il filtro Blu e 2 pose da 500 secondi con i filtri Rosso e Verde.
La Cometa Lovejoy è la quarta cometa scoperta da Terry Lovejoy, astrofilo australiano, divenuto famoso con un’altra cometa: la Lovejoy C/2011 W3 che nel dicembre del 2011 ebbe un incontro ravvicinato col Sole sopravvivendo miracolosamente al contrario della recente ISON.
La Lovejoy di questi giorni è passata vicino alla Terra il 19 Novembre e passerà al perielio, avrà cioè la minima distanza dal Sole, il 22 dicembre. La sua distanza dalla nostra stella resterà comunque intorno al valore della distanza che c’è tra la Terra e il Sole e quindi non passerà cosi vicina da rischiare di fare la fine della ISON.
Abbiamo domandato a Ivano Bertini, dell’Università degli Studi di Padova, qual’è l’interesse scientifico della C/2013 R1: “anche questa cometa, come la ISON, è una cometa a lungo periodo, precisamente 9.848 anni. Ciò significa che proviene anch’essa dalla lontana nube di Oort dove “abitano” gli oggetti più primitivi del nostro Sistema Solare ed è quindi di esptrema importanza studiarla, comprenderne la natura e la composizone chimica. Inoltre, continua Bertini, questo è sicuramente il suo primo passaggio osservato dall’uomo in epoca storica e il prossimo sarà tra quasi 10.000 anni, risulta quindi evidente come sia un’occasione unica riuscire ad osservarla!”
Buona visione quindi e Lovejoy per tutti in questo Natale 2013!!
Fonte: Media INAF | Scritto da Caterina Boccato