Quando si scrive su un blog, un quotidiano o un qualunque mezzo di comunicazione ci si espone. Critiche e domande sono sempre dietro l’angolo, ma va bene così, sono le regole del gioco. Anzi, al sottoscritto il dibattito e la polemica piacciono molto e ritengo che siano un ottimo metodo per crescere e imparare. Tutto sta nel mantenere quelle critiche entro i limiti della correttezza. Nelle ultime ore il sito di All Rugby ha pubblicato un articolo molto duro nei confronti di questo blog, peraltro senza mai citarlo.
La vicenda è quella delle Zebre, o meglio della scelta del nome della nuova franchigia celtica. Gianluca Barca, direttore di All Rugby contesta la mia ricostruzione. E fin qui non ho nulla da dire, se non – per quanto mi riguarda – confermare la vicenda per come mi è stata raccontata da Marco Bollesan e da Renato Tullio Ferrari.
Quello che non va bene è che Barca usi espressioni come “E sorprende che per sparare al bersaglio grosso si usino munizioni di ogni tipo, tutto fa brodo, anche la forzatura e in qualche caso l’invenzione”.
Usare parole come “invenzione” in un lavoro come il nostro è parecchio pesante. O uno ha le prove per quello che dice e sostiene – e cioè che io mi sia inventato tutto – oppure farebbe meglio a limitarsi a sostenere quanto a lui riferito. E poi c’è il tono saccente e irrisorio che pervade l’intero articolo. Che non va per nulla bene. L’ironia è una cosa, l’insulto gratuito un’altra.
Ho ricontattato Marco Bollesan, che mi ha ribadito tutto, quantomeno la versione che io ho pubblicato ieri. Quindi non mi sono inventato proprio nulla.
Qui sotto l’audio della nostra conversazione