Scrive Enrico Francescini nel suo blog my tube a proposito dell'ennesima vittima della recessione, la catena di negozidi dischi, CD e DVD della HMV:
"La Hmv, più grande catena britannica di Cd, Dvd e videogiochi, con 250 negozi e 4500 dipendenti, va in amministrazione controllata e rischia il fallimento. Un deludente fatturato nel periodo natalizio ha dato il colpo finale a un’azienda da tempo in declino. E il motivo è semplice: sempre più gente scarica musica, film e videogames direttamente da internet (legalmente o illegalmente, ovvero pagando o gratis). Il web non ha ucciso l’industria discografica, cinematografica o quella dei videogiochi, che continuano a guadagnare miliardi. Ma ha ucciso o perlomeno sta uccidendo un vecchio modo di vendere quei prodotti, in cui il consumatore doveva andare di persona in un negozio, acquistarli e poi tornare a casa. Il medium, il mezzo, è cambiato. Il messaggio (musica, film, videogioco) resta."
Anche un pezzo del mio passato londinese se ne va.
Peccato.