di Maria Grazia Vai
le mie labbra
- ancora
Gocce d’ambrosia, fremiti d’anima
Parole nude, bagnate d’amore
cantano ancora, tra le cicale e la seta
oscillando sinuose,
come gambe accavallate nel vento.
E calde,
si sciolgono in fondo allo sguardo
sull’intreccio dei fianchi,
nell’oblio senza fine
E profumarti le labbra,
vorrei adesso
- e ancora
Assaporare la curva del tuo desiderio
e penetrare
ad uno ad uno
ogni succoso, carminio – tuo dolce pensiero.