Sonia Ferraro;
Sonia Ferraro è nata a Locri (RC) il 5 febbraio del 1977. I suoi studi l’hanno condotta a conseguire la laurea in Scienze dell’Educazione, l’abilitazione all’insegnamento di Filosofia e Psicologia, con successivo corso di Perfezionamento in Criminologia. Le numerose attività nel campo del sociale, in Italia e all’estero, hanno contribuito ad arricchire il suo bagaglio di conoscenze con importanti esperienze come educatore professionale in strutture per portatori di handicap e ragazzi difficili. Percorso professionale che è sempre rimasto legato all’universo giovanile, dai nidi d’infanzia all’insegnamento di Filosofia presso scuole secondarie superiori. Vive a Milano con i due figli ed il compagno di vita.
Titolo: E bussammo alla porta del lupo (isbn:9788862114677)
Autore: Sonia Ferraro
Serie: #
Edito da: La Riflessione
Prezzo: 13.00 euro
Genere: Narrativa, poesia
Pagine: 150 pg.
Voto:
Trama:
In “E bussammo alla porta del lupo”, si immagina che, in una vecchia chiesa, diroccata e sconsacrata, siano state trovate lettere e frammenti di lettere, di cui alcune hanno la forma di liriche. Tutte raccontano varie storie, episodi reali o immaginati, vissuti con accenti tali che portano a scoprire e riflettere sull’odissea della vita. Si decide di pubblicarle in questa opera, di cui il titolo richiama, nel lupo, la paura dell’altro da sé, vissuto come diverso e minaccioso, ma, come dice l’autrice, “l’altro, il lupo, non è il diverso, il simile, l’uomo nero, il vicario buono o cattivo che si oppone a noi, l’altro siamo noi”. La struttura dell’opera vede raggruppate le lettere, i frammenti e le poesie secondo tre fili tematici.
Recensione;
Se vi aspettate di trovare lupi in questo libro vi sbagliate perchè si parla di tutt’altro perchè l’autrice, quando nomina il lupo, parla dell’uomo, di ciò che di cattivo c’è dentro ognuno di noi.
Già nell’introduzione il lettore è avvisato poichè l’autore dell’introduzione ci raccomanda “le lettere devono essere lette con attenzione fluttuante, scivolandoci sopra dolcemente, senza cercare sempre una logica ferrea, che sorregga la narrazione“. Questo è un avvertimento, secondo me, che deve essere assolutamente seguito perchè Sonia Ferraro decide di scrivere racconti in prosa, quindi molti sono in rima, e ciò rende la lettura “insolita”. Non sempre, infatti, riusciamo a comprendere la logica del testo, la cerchiamo ma non la troviamo, forse proprio perchè non c’è. Mi sono pentita amaramente di aver letto tutto d’un fiato questi brevi frammenti perchè, così facendo, ho perso il senso profondo che c’è in essi e per chi non ama questo genere, sarà poi ancor più difficile addentrarsi nel testo e alla lunga può annoiare se letto in fretta. Forse un lavoro così doveva essere più breve.
Dire di che cosa parla questa raccolta di frammenti, riflessivi e introspettivi, non è così semplice, anche perchè ognuno di voi troverà la propria chiave di lettura. Molti racconti ci portano a ricordare l’infanzia, un periodo della vita in cui eravamo bambini e quindi vivavamo senza troppi pensieri; altri frammenti ci spingono a porci domande, assieme ai protagonisti, e ci mettono addosso incertezze e paure che, direi, possono essere considerati pensieri e dubbi filosofici. Ogni persona poi ha un modo diverso di reagire ai dubbi esistenziali e alle paure e in E bussammo alla porta del lupo troveremo anche questo. Sembra proprio volerci dire, come affermava anche Socrate “Conosci te stesso”. Dobbiamo essere consapevoli di ciò che ci accade altrimenti la vita non è degna di essere vissuta, anche se questa autocoscienza può portarci a soffrire.
Il mio non è un giudizio negativo perchè leggendo ho apprezzato moltissimo la bravura evidente dell’autrice ma dopo un pò mi sono stufata. Godetevelo prima di andare a letto, un racconto alla volta, e certamente lo amerete.
COMMENTI (1)
Inviato il 02 gennaio a 16:41
Un libro particolare,colpisce per il suo linguaggio,se letto con attenzione, suggerisce maggiori sensazioni coscitive.Bello.