Ma tu sei come un condor ! Sei lì, appollaiata sopra alla porta d’ingresso, che lo aspetti alle 18 e 30 in punto, senti la moto che rientra in cortile e ti sistemi in bilico sulla porta. E poi ? Gli atterri implacabile sulle spalle come un rapace silenzioso e prima che possa anche solo proferire verbo, tu che hai avuto tutto il tempo per preparare un impeccabile sceneggiata, dai il via al tuo teatrino per farlo rientrare in Città : bambini già pronti e perfettamente vestiti lavati e profumati, seduti uno di fianco all’altro sul divando, in silenzio che stanno facendo quel puzzle di legno, quello che non hanno mai cagato neanche di striscio e sembrano appena usciti dal telefilm della Casa nella Prateria : Roooooba da manicomio
” Amooooore, ti va se scendiamo un attimo ad Asti che mancano giusto due o tre cosine ( speriamo che non apra il frigo ) e intanto portiamo i bimbi mezz’oretta al parco “ tubo ? Queste ultime due parole, PARCO TUBO, le dici alzando stranamente la voce.
” Si, pacco tubo, pacco tubo, pacco tubo !!!” Gridano quelli che sedutti sul divano, seguendo alla lettera le istruzioni di mammina, battono le manine e Beatrice a questo punto scende dal divano e corre dal papà ad abbracciarlo e baciarlo. Dobbiamo metter su una compagnia teatrale ! Ora il parco tubo altro non è che un parco come qualsiasi altro che noi chiamiamo cosi, perchè lo scivolo è chiuso e ricorda un tubo appunto, ma ci eravate arrivati no ? No ? Comunque, dopo tutta questa pantomima di mezz’ora il padre che ha corso avanti e indietro tutto il giorno, finalmente mi guarda ( evito di prolungarmi sull’espressione del mio povero marito…) e sentenzia :
“ Esattamente cosa devi comprare al supermercato ? ”
” Poca roba : è una questione di cinque minuti !”
” E allora ti apettiamo in macchina e poi andiamo al parco. “
Il contratto è fatto. Si parte.
Arriviamo al Super, loro mi aspettano in macchina davanti all’entrata ed io per prendere le poche cose per mettere su cena, non mi soffermo a prendere nemmeno il carrello, afferro al volo uno di quei ” comodissimi cestini con i manici “ che servono giusto per prendere due/tre cose, sapete no ? Quelli che poi ti ritrovi alla cassa tu e le altre quindici fesse come te che pensavano di prendere solo quelle due/tre cose, che lo stanno letteralmente trascinando, al più calciando, altre spingendo col sedere…A quei cestini dedicherò un post un giorno o l’altro perchè se lo meritano
Proseguo lungo la corsia e lui continua a camminare davanti a me, però si volta in continuazione : è davvero alto, sui trentacinque non particolarmente bello ma affascinante : capello riccio scuro con un completo molto elegante : camicia bianca firmatissima, pantaloni scuri e mocassini. Concludo che deve essere appena uscito da un importante convegno o roba del genere. Comunque il tizio non mi da tregua, mi guarda, si gira e si rigira, si ferma e si sistema gli occhiali, si sposta il ciuffo ribelle di ricci ( che sembrano fatti con l’arriccia capelli….) fà finta di fermarsi a guardare interessatissimo il Caprice de dieux proprio accanto a me ed io sono sinceramente imbarazzata. Continuo a camminare lungo la corsia e non so davvero più dove guardare, il corridorio sembra non finire mai…
Poi inizio a pensare : e vabbè dai, in fin dei conti devo esser contenta. Ho trent’anni e due figli, praticamente non sono truccata, ho la tinta da rifare, due occhiaie da paura e se un tizio così mi guarda in questo modo, vuol dire che c’è ancora tanta roba… Pensa se mi tiro appena un pochino ! Insomma inizio a gassarmi non poco ! Ma non per il tipo ma per l’interessamento che in questo suscito. E allora come quando sfilavo ai bei tempi, testa alta, petto in fuori e pancia in dentro, inizio a camminare tirandomela da matti, stile Charlize Theron, sendendomi una figa da paura, io e le mie infradito ! E il mio cestino con il latte e il parmigiano. E passo i tortellini sfogliavelo che dovevano essere la nostra cena. J’adore ! E chissenefraga ! J’adore ! Passo il Total di mio marito, quello mi ammazza ! J’adore ! Il tipo davanti a me, quasi impazzisce, si abbassa gli occhiali e si toglie un ciuffo dalla faccia, si china facendo finta di sestemarsi il pantalone e mostrando il sedere
E qui succede l’incredibile : mentre sto per svoltare, la vedo io un’apparizione dietro di me : un semidio che può avere si e no trent’anni, che spinge un passeggino con dentro una bellissima bambina. Lui ha due braccia che sembrano gonfiate con una pompa da gommista e quasi certamente è la controfigura di Thor . E’ biondo con gli occhi azzurri, altro almeno un metro e novanta e mentre osservo questo essere venuto da un altro pianeta passarmi di fianco e non cagarmi neanche di striscio, vedo l’inimmaginabile : il tizio moro e riccio, letteralmente impazzisce, sbatte le ciglia, spalanca gli occhi ( che fra un pò gli escono dalle orbite ) e si mette ad inseguirlo sculettando, mentre il semidio prosegue nel reparto dolciumi. Sono semplicemente senza parole. Ora è tutto chiaro, capisco il mocassino e il ricciolo ribelle stiloso che sembrava ( davvero fatto con l’arricciacapelli
Al parco tubo, mentre sento mio marito pigliarmi per il culo, dopo aver ascoltato il racconto di ciò che mi è accaduto al Supermercato, mi faccio uno scivolata giù per lo scivolo a forma di grosso tubo, senza un infradito che è scivolato giù prima di me insieme, al mio ego e immagino, il giusto sottofondo musicale che ci vorrebbe ora mentre scivolo : quello dello sciacquone ! La chiudete voi la tavoletta