Ci sono libri che ti folgorano. Ti danno quella scossa che ti fa dire "Cacchio, bello forte 'sto libro!" E lo stesso succede con gli ebook, che credete? Non è che la carta conduca meglio l'elettricità. Dato che sono un segugio quando si tratta di scovare letture degne di questo nome, ho deciso di abbandonare momentaneamente il "solito giro" e di esplorare altri lidi. Ne è valsa la pena. Bazzicavo già da un anno nell' Antro Atomico del Dr. Manhattan, blog di Alessandro Apreda, in cui si parla di cose fondamentali come supereroine pheeghe, videogames, anni '80 e anche di una certa squadra di calcio. L'Antro è il terreno di coltura ideale per nerd nostalgici ma col piglio rivolto anche verso il futuro. E gentaglia del genere. Apreda è un blogger coi controcosì, scrive cose esilaranti, ma ovviamente nella vita fa anche dell'altro (tipo scrivere di videogiochi su siti e riviste di videogiochi, vedere qui per saperne di più, o realizzare sceneggiature per certi fumetti) perchè hai voglia a campare solo scrivendo cose buffe su un blog. (Era il mio piano A per arrivare alla pensione. Miseramente fallito.)
Copertina di Ethan?, graphic novel cyberpunk super super
Apreda aveva già realizzato un e-book liberamente scaricabile in PDF o epub dal blog, intitolato Inseguendo un Super Santos verso l'Infinito; una sciccosissima raccolta di miniracconti già apparsi tra i post dell'Antro, tutta piena di amore per gli anni '80. Un Amarcord fatto di partite a pallone, film con Svarzeneggher,karate, Big Jim, fumetti della Corno e videogiuochi moderni inspiegabilmente comparsi prima del tempo, tipo Infamous o Darksiders. A forza di fare avanti e indietro con la DeLorean qualche casino succede. Inebriato dal successo, il buon Dottor Manhattan ha fatto il bis, e così è nato E' che poi al destino non puoi mica dare sempre del tu. Un titolo lunghissimo che pare preso di peso da un film della Wertmuller, e che quindi per amor di brevità chiamerò Ecpadnpmdsdt. Anzi, meglio E' che poi. Anche E' che poi è una raccolta di racconti (sette, per la precisione), ma qui non c'è un vero e proprio filo conduttore.
Quarta di copertina
Le storie sono diversissime tra loro, sia per atmosfera che per estensione; è come aprire una scatola di cioccolatini squisiti. Non sai mai quello che ti capita, ma sai che nessuno è uguale agli altri. Di certo c'è che Apreda scrive bene e che sa come appassionare il lettore anche solo con una manciata di pagine. Raijin Rendez-vous apre la raccolta-letteralmente-col botto; un bel giorno, come se niente fosse, a Cosenza appare Raijin, dio del tuono giapponese. Cosa vuole? Che ci fa lì? Mentre la polizia e l'esercito cercano senza successo di scacciarlo dalla città e giornalisti di tutto il mondo si presentano per indagare sulla storia, diventa chiaro che Raijin sta aspettando qualcuno, e che non vuole essere disturbato...
Esticazzi
Italia: La Storia Futura è il racconto che mi è piaciuto di più dopo Raijin Rendez-vous: un cyberpunk ambientato in un'Italia di fine 21mo secolo, dove il divario tra ricchi e poveri è enorme, e in cui la religione cattolica è ormai un lontano ricordo, per via di un terribile scandalo che ha colpito il Vaticano. Non mi dispiacerebbe per nulla leggere altre storie (o un romanzo intero) ambientato in questo distopico Belpaese del futuro. Self Control racconta le (dis)avventure di un neomilionario identico a Lino Banfi; nonostante la premessa esilarante, è una storia che lascia un pò con l'amaro in bocca. Pochissimi i conigli e Blu sono letteralmente dei microracconti: il primo esilarante ("Quale perversione mentale può spingere un uomo adulto a disegnare cazzi negli ascensori?"), il secondo mi ha lasciato un pò così. La maschera è un thriller psicologico con protagonista un innocuo agente assicurativo che nel tempo libero punisce i "peccatori" secondo un distorto codice morale, un pò alla Kira di Death Note. Solo con molte più esplosioni e molti più innocenti che ci lasciano le penne. La Lega Oreisti Anonimi conclude E' che poi con una nota bizzarra ma comunque esilarante: un circolo di disintossicazione per persone assuefatte dai celebri biscotti Oreo. Sapete com'è, uno tira l'altro, e si arriva a finire scatole intere senza accorgersene...
Maledetti!
Il giudizio finale per E' che poi è senza dubbio positivo. Non mi dispiacerebbe leggere altre storie come queste, magari più lunghe o più strambe. Consiglio a tutti di leggere questo e-book, che è superfacilmente reperibile qui. E' che poi non è gratuito, ma prima che desistiate preciso che è ottenibile con un'offerta libera. 10 cent? 20 cent? 1 euro? Fate voi. Di certo non morirete di fame, e sfamerete l'autore con una pizza.
"Inseguendo, ricorderete, lo si era stampato in perdita, per il gusto di farlo. Così ero partito con l'idea di distribuire da subito a babbo anche questo, gratis et amore Oliviae Wildi. Ma poi ho pensato che quando tutto è gratis e subito non si apprezza, finisce nella cartella del "poi magari me lo leggo un'altra volta", e non va bene. Perciò facciamo così: costa quanto volete voi. Quanto pensate possano valere 190 pagine di storie? Un euro? Due? Quello che vi pare. I fondi raccolti, magari, saranno investiti nella stampa della super-uber-gita-ultra limited edition per il contest di cui si diceva prima. Oppure mi ci mangio una doppia pizza con il grana sopra e una fanta d'appoggio alla spina giù da Mimmo. Una delle due."
Se siete degli spilorci, non ci avete voglia o non vi fidate dei miei consigli, lasciate perdere l'ebook e andate almeno a leggervi qualche esilarante post nel blog del Dr. Manhattan: magari le avventure di Kentozzi , serie di articoli sugli improbabili fotoromanzi di Barbie ad inizio anni '90, le terrificanti pubblicità di Topolino, o articoli come questo, questo o questo che a me piacciono tantissimo, dato che si parla di pheeghe di videogames e fumetti Marvel/DC. Ma seriamente, se potete, leggetevi E' che poi al destino non puoi mica dare sempre del tu.
Grazie alle tette di Ivy, ho già convinto tutti i lettori di sesso maschile. Maiali.