Ecco chi era Dordoni: un parroco. Lo dice chiaramente un cartello di Castelleone. Via Dordoni è una laterale di via Miglioli, proprio Guido Miglioli, sindacalista cattolico passato alla storia. C'è il prete anche vicino a lui e nella sua vita un discount: dall'altra parte della strada ecco un'impresa ben nota, la Mario Ferri. Dunque, tecniche di spiazzamento a iosa. A Castelleone ci sono ancora frammenti degli affreschi cinquecenteschi del pittore castelleonese Dordoni: raffigurano episodi della vita di Cristo e degli Apostoli. Pare che abbia dipinto anche dei draghi: bisognerà verificare. Ci sono Dordoni dappertutto. C'è un paesaggio dordoneggiante. Fare politica in un mondo ossessionato dalla legittimità, dal senso di responsabilità, dal rispetto dei sacri tabù, significherà forse chissà mai spiazzare, sorprendere o anche no, comunque organizzare azioni collettive. La parola "collettivo" forse fa paura. Allora sarà cancellata dal vocabolario, senza però prendere per la collottola nessuno: è solo una parola. Resteranno le collette diocesane. Almeno quei pezzi di affreschi resteranno, o no? Come i draghi: hanno sempre fatto paura. Col bazooka forse è peggio. Anzi no, se lo usano le banche è legittimo, con tanto senso di responsabilità, collaborazione, senza contrapposizioni ideologiche e senza violenza tra parti armate.