di Cristiano Abbadessa

Anche se al momento la visione è parziale e, nella sua incompletezza, talora spiazzante, vi invito a visitare le pagine dell’Agora, per cominciare a inviarci contributi, opinioni, suggerimenti, materiali, argomenti.
L’idea della piazza virtuale nasce dalla voglia di favorire una maggiore interazione con tutti coloro che ci seguono e di definire meglio gli ambiti operativi di Autodafé (cosa che, fra l’altro, ci consentirà forse di uscire dai voluti fraintendimenti di chi finge di non saper distinguere una consulenza professionale dal semplice contatto tra editore e aspirante autore).
Come in una vera piazza ci sono spazi diversi, con finalità diverse e regole di funzionamento diverse. Ci sono gli spazi pubblici di dibattito, dove ci si confronta, ci si scambia opinioni, si comunica con gli altri, in forma libera e collettiva o in forma più riservata. Ci sono gli esercizi commerciali, dove si vendono merci. Ci sono i luoghi in cui chiedere un consiglio o un parere senza impegno, gratuitamente, per cominciare a orizzontarsi nel complesso mondo dell’editoria. Ci sono gli studi professionali affacciati sulla piazza, dove i professionisti forniscono consulenze e servizi a pagamento, e ci sono i luoghi in cui si organizzano corsi e attività formative. Ci sono locali pubblici (la biblioteca, le sale conferenze) con spazi aperti a tutti e altri riservati; con un piccolo obolo per la fruizione, visto che la gestione è comunque onerosa.
Il mio augurio è che cominciate a prendere confidenza fin d’ora con l’Agora, ma in particolare che da settembre la piazza diventi un luogo affollato, dove idee, libri e servizi circolino di continuo, e gli appuntamenti culturali e formativi possano avere un pubblico numeroso e partecipe. Mi auguro anche, e lo dico senza nascondermi, che venga compreso come i servizi e gli spazi a pagamento sono necessari per consentire l’esistenza di quelli liberi e gratuiti; affollare i secondi e scansare i primi può sembrare la classica furbata, ma porta inevitabilmente all’estinzione dell’esperimento.
Intanto, potete cominciare a frequentare la piazza e ad animarla.
A tale proposito, vi segnalo che nella sezione Forum è partito il dibattito sul nuovo romanzo di Alessandro Didoni e sul passaggio dalla versione digitale a quella cartacea. Se leggete l’ebook (e nei prossimi giorni ci sarà una sorpresa per chi si appresta all’acquisto), potrete entrare a far parte di un lavoro collettivo sperimentale che credo significativo e stimolante.
Vi aspetto.