New Delhi, 17 marzo 2016
Oggi sono passata davanti all'ambasciata d'Italia a New Delhi e ho visto che alcuni operai stavano mettendo il filo spinato sul muro di cinta, Non e' una bella cosa e mi ha un po' intristito anche perche' il compound italiano a Chanakyapuri si vantava di essere uno dei piu' belli per la cascata variopinta di bougainvillea lungo tutto il perimetro,
L'anno scorso, dopo l'arrivo dell'ambasciatore Enzo Angeloni, le piante fiorite sono state tagliate ed e' comparsa una brutta recinzione verde, Ora c'e' anche il filo spinato sopra. Mi aspetto prima o poi i cannoni all'ingresso e i carabinieri dietro i sacchi di sabbia. La forticazione non ha risparmiato neppure il lato dell'Istituto Italiano di Cultura (vedi foto).
Manco l'ambasciata del Pakistan ha un look cosi' aggressivo. Non so quale sia il motivo, forse un nuovo allarme anti terrorismo. Forse e' un messaggio agli indiani. Del tipo "si vis pace para bellum". O forse e' perche" stiamo andando in guerra in Libia. Oppure forse c'e' stata una minaccia dell'ala armata dei pescatori keralesi.
Fatto sta che ora il povero Salvatore Girone, che da tre anni vive in ambasciata, puo' dire di essere veramente in prigione....