Siamo già a metà giugno... Il tempo è senz'altro volato... Sono giornate monotone, calde...
Il cammino della vita procede: la realtà si presenta ovattata, come una sottile nebbia... Si desidererebbe qualcosa di diverso e nello stesso tempo si respira appieno della vita... Sì, qualcosa di diverso, di indefinibile... Il cuore invaso da un senso di attesa di qualcosa che non si conosce, di qualcosa che ha un sapore vago del passato... e si proietta in un futuro indefinibile, come una sorta di desiderio e nostalgia...
Scintille di luce penetrano il buio del cuore. Sto in ascolto. Nel mio bosco ascolto il cinguettio felice degli uccellini, l'alito del vento che gioca tra i rami e le foglie. Cosa mi aspetto?
Sento il mio cuore che si domanda cosa sta aspettando, proiettato nell'attesa e nello stesso tempo invaso da un senso vago d'inquietudine... La situazione del mondo sempre più complicata... I vaghi sentori di un malcontento nazionale... I fratelli che si odiano fra loro... Ancora una volta il Cuore di Cristo spezzato dalla lancia dei nostri peccati, del nostro odio.