E niente di ciò che credevo sepolto
è stato dimenticato.
Il coniglio è prigioniero
ancora
della sua eterna paura
e il passero fugge
sempre
al crudele fucile.
E vivo.
Ma sotto la cenere
rimane il ricordo di un fuoco
che arse.
Sulle tempie grigie di un uomo
ogni ruga racconta
un storia del passato
Ma è inutile nascondere
le impronte del tempo
i suoi segni.
E così si vive.
E vivo.
Ma niente di ciò che credevo sepolto
è stato dimenticato.
E ritornano le note di una canzone
che era la mia
ma che ora non canto.
Ho ancora bisogno
di consolare il mio cuore
per i dolori trascorsi
perché niente di ciò che credevo sepolto
è stato dimenticato.
E così si vive.
E vivo.
di Maria Rita Curcio All rights reserved