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Pongo subito rimedio con "Et Dieu... créa la femme", noto in Italia con due titoli: "E Dio creò la donna" e "Piace a troppi".
Questo è un film importantissimo! Diffidate da chi vi dice il contrario!
Innanzitutto ha permesso al cinema francese di affermarsi a livello internazionale. Cosa assai rara per noi europei! Ne sappiamo qualcosa, si posso contare sulle dita i film italiani che hanno avuto grande riscontro all’estero. La dolce vita, 8 e ½, la Ciociara, Nuovocinema paradiso, La vita è bella.
"Piace a troppi" è stato girato in un povero porto di Saint Tropez…vi dice niente? È solo dopo questo film che Saint Tropez è diventato punto di incontro del jet-set e agognata meta turistica (almeno fino ai primi anni '90).
Da questo film, parte anche il fenomeno, il mito Brigitte Bardot. Tutti pazzi di lei! Donne comprese che tentavano disperatamente di assomigliarle copiandone la pettinatura, il trucco e l’abbigliamento. L'attenzione morbosa risevata alla Bardot ne fece un’icona sexy del cinema internazionale.
La Bardot aveva appena 15 anni quando si ritrovò a essere corteggiata da Roger Vadim. Il padre di lei non voleva assolutamente che Vadim si avvicinasse alla figlia e lo minacciò sparandogli dei colpi di pistola. Fortunatamente non andarono a segno e i due innamorati convolarono a nozze appena lei fu 18enne.
Dopo qualche prima esperienza come modella e ballerina, Brigitte approda al cinema. Qualche piccolo ruolo e poi finalmente protagonista con “Piace a troppi” guidata dal marito. Ma sul set si lascia conquistare dall'attore Jean-Louis Trintignant che diventa suo amante. La notizia fa il giro del mondo. Vadim non la perdona e il matrimonio finisce. Anche Trintignant dura poco al suo fianco. Ma BB non è certo una che soffre per un uomo, ne ha cambiati parecchi in vita sua!
Va riconosciuto che Roger Vadim l'aveva capita bene, le ha scritto un ruolo che più su misura di così non poteva essere!
In "Piace a troppi" la Bardot interpreta Juliette, un'avvenente 18enne che si diverte a stuzzicare le fantasie degli uomini senza pensare alle conseguenze. Il ragazzo dei suoi sogni la considera una da "una notte e via", non la vorrebbe mai come moglie. Juliette, delusa, ripiega sul fratello del suo amato.
Cerca di essere una buona moglie, si tiene lontana dalle tentazioni. Ma per una mezza giornata che il marito (Trintignant) la lascia sola…avviene l’irreparabile! Va a letto con il fratello di lui.
In famiglia lo capiscono tutti e subito. C'è il fratellino più piccolo che quasi quasi vorrebbe dirle: “Ehi, Juliette, e io? Non lo sai che non c’è due senza tre?”. Meno male che il padre dei tre fratelli è morto altrimenti avrebbe preso il numerino e si sarebbe messo in fila anche lui! La madre, che non era d’accordo sul matrimonio, non perde occasione per spifferare il tradimento al figlio. Crisi di gelosia, rischio tragedia, ma alla fine tutto si risolve con quattro schiaffoni a Juliette.
Una moglie fedifraga che viene perdonata?!! All’epoca era una cosa incredibile! Vi ricordo che in Italia le mogli rischiavano un anno di galera se tradivano il marito, mentre il marito poteva fare i suoi comodi, compreso ammazzare la moglie, il delitto d'onore è stato abolito nel 1981! Questo film è del 1956! Se non fossero iniziati a circolare film come questo, portatori di idee nuove, di costumi un po' più liberi, quanto tempo ancora avremmo dovuto aspettare prima di diventare un Paese civile? Anche dalla disnibita Brigitte Bardot è passata l’emancipazione femminile. Ricordatevelo quando a Capodanno farete il trenino, magari quella canzoncina vi sembrerà meno insulsa e odiosa.
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