Magazine Diario personale

E famme fini’, no?

Da Aquilanonvedente

discussioneSe avessi tempo, ne approfondirei il significato, dal punto di vista psicologico e sociologico.

De che sto parlando?

Ma dell’abitudine, sempre più diffusa, di non lasciare finire un ragionamento all’interlocutore, nemmeno se si tratta di una domanda, e parlargli sopra, cioè sovrapporre la propria voce alla sua.

E’ un’abitudine che personalmente non sopporto nemmeno un poco, e quando mi capita, sempre più spesso, m’incazzo.

Sto parlando io. – dico – Mi lasci finire e poi parli tu“.

Spesso mi capita in ufficio. Blocco il mio interlocutore non appena mi interrompe e io stesso – ovviamente – devo interrompere il mio discorso. Non lo seguo sulla sua strada: sto svolgendo un ragionamento e voglio terminarlo.

Non mi piacciono questi comportamenti “televisivi”, dove tutti parlano contemporaneamente e non si capisce niente (perché l’obiettivo è fare capire niente alla gente).

Mi capita anche quando faccio qualche domanda: mi danno la risposta quando sono a metà della frase, oggi ero addirittura a un terzo. Ovviamente la risposta è sbagliata.

Se mi lasci finire la domanda, forse puoi darmi la risposta giusta” spiego, ma mi sembra sempre più spesso di essere una sorta di “maestro” che deve spiegare l’abc a una classe di somari.

Anche in queste cose si vede il deterioramento dello stile di vita delle persone.

non-si-discute-per-avere-ragione-ma-per-capire

Non c’è più tempo per ascoltare un ragionamento o una domanda fino alla fine: bisogna intervenire subito, come se qualcuno ci stesse con un cronometro puntato addosso.

Figuriamoci poi se si discute per capire…

In tv i conduttori non reprimono questi comportamenti, sia perché la rissa fa audience, sia per evitare, come dicevo prima, di fare capire qualcosa alla gente.

Ma nella vita reale?

Mancano i registi, colore che sanno/vogliono condurre una discussione, mediare le intemperanze, dirigere le persone verso un obiettivo, che in genere è una decisione relativamente a un problema posto. Tutti vogliono fare la prima donna, ma uno spettacolo con sole prime donne va a ramengo.

Sul lavoro ho partecipato spesso a discussioni chiuse ancor prima di essere aperte, dove parla uno solo e tutti gli altri zitti. Non è che a me piaccia fare tante parole, soprattutto se sono sproloqui, ma c’è una bella differenza tra un’informativa e una discussione. Nel primo caso prendo atto (e magari anche nota); nel secondo intervengo, se ho qualcosa da dire. Se non ho niente da dire, sto zitto anche in questo caso, mica parlo per dare aria alla bocca, oppure come fanno certi colleghi per sentirsi dire “Hai fatto proprio una domanda intelligente!

Che poi a me mi viene da ridere perché penso: “Hai parlato per mezz’ora e hai detto talmente tante coglionate che pure la domanda di ‘sto deficiente sembra intelligente!

Vabbè, lo so che so’ vecchio e inadeguato alle cose moderne.

E so’ pure intollerante.

Checcedevofa’?

Modugno (Domenico) – Resta cu mme

P.S.: stasera ho fatto la pasta ai quattro formaggi. Gnocchetti sardi, per la precisione.

Domani mi lancio nelle lasagne.

gnocchetti-ai-quattro-formaggi

Ne avessi avanzati un po’, me li farei volentieri prima di coricarmi.

C’ho almeno dieci chili (almeno) da recuperare.

PP.SS.: evito la solita trita e ritrita abitudine masculeggiante di fare gli auguri alle donne

per la (loro) festa di oggi, oppure di postare foto con befane sexi.

Non se ne può più!

befana disney

Comunque…

auguri-befana-2016



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